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La classe vestiva la giubba rossa

Creato il 17 ottobre 2013 da Catreporter79

Nel 1864, fu organizzata da Garibaldi e Mazzini una spedizione per conquistare il Veneto, il Trentino ed il Friuli Venezia Giulia, regioni all’epoca piegate sotto il gioco austro-ungarico. Nella notte del 16 ottobre, un gruppo di volontari capitanati dagli ufficiali garibaldini Francesco Tolazzi e Marziano Ciotti si impossessò della gendarmeria e dell’esattoria di Spilimbergo e Maniago, paesi nei quali le giubbe rosse cercarono di incitare, a dire il vero con scarso successo, gli abitanti alla rivolta. Presso l’esattoria di Spilimbergo, i patrioti unitari sequestrano 400 fiorini rilasciando regolare fattura, mentre in quella di Maniago trovarono le casse praticamente vuote vuote. Il funzionario di servizio si giustificò dicendo di aver versato pochi giorni prima quasi tutti i denari alla Cassa Provinciale e si offrì di dare loro, oltre ai 283 fiorini rimasti, anche 20 mila svanziche, da pagare di tasca propria. I garibaldini rifiutarono, sdegnati. Loro obiettivo, dissero, non era il lucro fine a se stesso ma privare il nemico occupante ed invasore delle sue sostanze economiche, in modo da danneggiarlo e manometterne l’azione. Presero i 283 fiorini e, anche in questo caso, rilasciarono una regolare fattura.

La storia e la storiografia sono fatte anche da piccole narrazioni e da piccoli episodi, come questo. Imparino, coloro i quali si fanno prendere la mano dalle seduzioni della pubblicistica più truffaldina, ammaliante proprio in quanto elementare ed approssimativa ma capziosa e menzognera perché alimentata e sostenuta dal pregiudizio revanscista.

Quanta differenza, con la “Banda Cannone” e la marmaglia brigantesca sudista e nordista.



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