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Roma gay pride, Ignazio Marino festeggia e la capitale piange

Creato il 14 giugno 2015 da Mrinvest

Il Sindaco Marino partecipa per la prima volta alla sfilata di Roma gay pride, ma i problemi urgenti della città restano dentro un bubbone che sta per scoppiare.

Marino al Roma gay prideMigliaia di persone (gli organizzatori parlano di 250mila) hanno partecipato ieri alla 21esima edizione della Roma gay pride, la tradizionale esibizione dell’orgoglio gay.
Al grido di “liberiamoci” hanno sfilato 20 carri per le vie del centro fino a Piazza Venezia, per chiedere diritti a favore del mondo “lgbt”, ovvero lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.

E’ stata una festa di colori, di allegria, di bandiere e di chiappe al vento. In testa al corteo il Sindaco Ignazio Marino, che lo scorso maggio in Campidoglio ha registrato 17 unioni civili omosessuali, e che ha voluto rafforzare, con la sua presenza, il forte impegno profuso nella lotta per l’approvazione della legge sui matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Si dà un gran da fare il Sindaco Marino e partecipa con orgoglio e appassionatamente al Roma gay pride. Ha voglia di festeggiare e dice che a Roma l’amore conta, come se esistesse solo nella capitale.
Ma l’amore di Marino va anche ai Rom, ai quali ha in progetto di regalare case e terreni.

Oltre agli omosessuali Roma ha altre priorità?

Come, per esempio, risanare il sistema di Mafia Capitale che ci ha devastato e svergognato in tutto il mondo e la cui inchiesta è ben lungi dall’essere ancora definita; come, per esempio, affrontare la criminalità in aumento, mettere le mani sul problema dei Rom e dei loro campi, sistemare le case abusive e le case popolari, ristrutturare i trasporti pubblici, riparare le strade, pulire la città dalla sporcizia e dall’immondizia. E l’emergenza profughi e clandestini dove la mettiamo? E il commissariamento del Giubileo?
Ma questi problemi possono aspettare, le cose più urgenti da fare sono i matrimoni fra omosessuali e il Roma gay pride.

Comunque, qualcosa è stato fatto: sembra che nel 2014 il Comune di Roma abbia speso ben 43 milioni di euro per alloggiare 5mila persone tra profughi, clandestini, rom e senzatetto, prendendo in affitto 14 residence, diversi dei quali costano anche fino a 3mila euro mensili. E sembra che circa 1.300 di questi beneficiari non siano neanche in possesso dei requisiti richiesti.

Un città disastrata dove, però, Marino riesce a regalare attimi di amore e felicità. A quando le dimissioni?


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