“Eppur si muove!”. Mi consentirò una citazione storica – anche se decisamente romanzata – per segnalare come la classifica dei libri più venduti abbia subito uno scossone. Merito dello sbarco in libreria di una serie di autori di grosso peso, come vedremo!
Dalla decima alla sesta posizione. Ad aprire la classifica abbiamo, in decima posizione, lo splendido “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, romanzo di Andrea Molesini fresco vincitore del Premio Campiello. Lo consiglio immediatamente e preventivamente rispetto alla recensione, che arriverà a breve. Seguono due dominatori del podio estivo: si tratta rispettivamente di Clara Sanchez, che scivola nona con “Il profumo delle foglie di limone” ed Edoardo Nesi, ottavo con “Storia della mia gente”. Completano questa cinquina due nuove entrate: la collaudata coppia Stella&Rizzo, che continua la lotta alla Casta con “Licenziare i padreterni”, e Stilton, che con “Settimo viaggio nel regno” riporta il classifica la letteratura dedicata ai più piccoli.
Nelle due posizioni che precedono il podio salutiamo l’ingresso di “Giudici”, raccolta di tre racconti di altrettanti celebrati autori: si tratta di Andrdea Camilleri, Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, che dedicano le loro narrazioni alla figura del magistrato. Resiste al quarto posto “Il linguaggio segreto dei fiori”, e francamente sarebbe anche giunto il momento di abbandonarlo al suo destino…
Al terzo posto, in prevedibile salita rispetto ad un paio di settimane fa abbiamo il nuovo romanzo di Marcela Serrano: Feltrinelli punta molto su un’autrice decisamente di successo e capace di stimolare vere corde emozionali con la narrazione tutta al femminile di “Dieci Donne”.
Seconda posizione: Dopo il grande successo de “Il suggeritore”, Donato Carrisi si ripresenta in classifica con “Il tribunale delle anime”, ambientazione romana e thrilleristica trama da serial killer. Un autore italiano dallo stile nerissimo e da tenere sicuramente sotto osservazione.
In testa alla classifica resiste – ahinoi – il libro più venduto e meno convincente dell’estate 2001: ne abbiamo già detto - e non benissimo – è giunto il momento di fare il tifo affinchè il romanzo di Melissa Hill abbandoni rapidamente la nostra graduatoria.