English: Prof. Dr. Wolfgang Nastainczyk (left) with then Bishop Joseph Ratzinger, now Pope Benedict XVI. (Photo credit: Wikipedia)
La Cnn ha raccolto una voce che imputa a “moviti igienici” le dimissioni del pontefice. L’età avanzata, 85 anni, in realtà espone un uomo anche a problemi di questo genere: le difese immunitarie non sono più quelle di un giovane. Il papa ha problemi di salute, una malattia infettiva oppure può contrarre un’infezione perché indebolito? Non sarebbe nulla di strano per qualsiasi persona di quell’età la scelta precauzionale, per la salute, di una vita più ritirata. Lo stesso padre Lombardi, rispondendo a un arguto giornalista tedesco, ha parlato di un Ratzinger non più in grado di reggere la guida della Chiesa “fisicamente e psicologicamente”.
Le occhiaie scure di Benedetto XVI e la debolezza fisica fanno temere una causa indipendente dalla sua volontà
Ma le interpretazioni si accavallano e diversificano. Già il 10 marzo dell’anno scorso Giuliano Ferrara aveva scritto un ampio articolo sulle dimissioni del papa, che si può trovare allegato qui.
Non si può nascondere quanto si ringalluzzisca l’ala “nera”, conservatrice, della Chiesa cattolica, ancora ostile al Concilio Vaticano II, durante il quale papa Benedetto XVI ebbe un ruolo di mediatore fra conservatori e, per così dire, riformisti. Gli orientamenti sociali cambiano, parte del “popol di Dio”, rimpiange liturgie e comportamenti ottocenteschi, in una strana mescolanza fra tecnologia e ritorno al passato.
La pedofilia balza alle cronache giudiziarie anche in Italia, dopo gli scandali americani. Il rapporto con la politica e i mutamenti della società si fa più complicato: la Chiesa che ruolo può avere oggi, senza il potere che gestisce, senza i conti correnti extraterritoriali dello Ior e dell’Istituto per il sostentamento del clero, senza influenza su associazioni e organizzazioni che generano economia, consenso, forza, tutti fattori estranei al Vangelo, si direbbe, eppure effettivi. Le ultime nomine di JOseh Ratzinger hanno dato maggior forza all’Opus Dei. Che cosa significa? La Chiesa ha bisogno di essere più forte in tempi di grave crisi?
Roberto Saviano ha commentato oggi così sulla sua pagina Facebook l’annuncio delle dimissioni del Papa: “Scelta umana o altro? Cosa pensate sia accaduto in Vaticano? Ho la sensazione istintiva, leggendo le parole del Papa, che sia soffocato e voglia ripararsi. Se fosse così, per la prima volta, sento di aver un moto di tenerezza verso questo Pontefice. O forse è malato, come dicono altre voci?”. L’editorialista afferma (il faziosissimo Tgcom scrive “Insinua”): “Mi dispiacerebbe se queste dimissioni, rese pubbliche ora e non dopo la formazione di un governo, fossero strategiche per la campagna elettorale: mostrare la fragilità della Chiesa per chiedere compattezza al voto cattolico. Sarebbe terribile se fosse così. Come la vedete voi?”
Di sicuro la Chiesa, in crisi di legittimazione, colpita da scandali, ha bisogno di un grande impegno e già un anno fa monsignor Bettazzi, vescovo di Ivrea, commentava le voci di dimissioni allora fremebonde indicando il carattere mite di Joseph Ratzinger, uomo dedito agli studi e alla preghiera più che abile “politico” e Capo di stato. Il link è questo: http://www.ilvaticanese.it/2012/02/benedetto-xvi-ha-intenzione-di-dimettersi
La scelta di dimettersi proprio ora, nei tempi preannunciati fra l’altro, con approssimazione, a quell’epoca e ribaditi dal lungo articolo di Giuliano Ferrara, si rifanno ad argomentazioni di quel genere, con alcuni approfondimenti che risultano da un dialogo con un teologo non nominato articolo di giuliano ferrara
. Le agenzie intanto brulicano di dichiarazioni di Angelo Scola, l’arcivescovo ciellino di Milano che alcuni (i ciellini, come no) vorrebbe sul soglio di Pietro e che veniva dato favorito anche nel 2002 dagli americani.