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La coccinella Rosabella

Da Fiaba

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La fiaba

Lunedì 10 Marzo 2014 19:01 Scritto da CHIARA

coccinella-rosabella
FLAPFLAP... FLAPFLAP (si sente un fruscio d'ali battere velocemente)

Sono arrivata: è questa la famiglia Bronzetti!

Di certo è speciale, per ricevere un regalo così!

Babbo Natale ha scelto me ed io sarò all'altezza della situazione.

Un minuto di riposo, mi sgranchisco le zampine, lucido i miei due puntini neri sulla schiena... che ben presto potranno diventare quattro puntini neri, se regalerò alla famiglia Bronzetti una favola magica.

Ahhhh, bando ai sogni ad ali aperte.

Mi infilo dentro questo enorme pacco rosso, portato sin qui da casa di Babbo Natale e poi... PATAPUNFETE- PATAPUNFETE-PATAPUM sono rotolata giù per il camino.

Sono un po' frastornata, speriamo che si accorgano del pacco... oh nooo!!!! È accorsa la cagnolina Asia. Sta annusando il pacco; ora lo rotola con le sue zampette quasi fosse una pallina.

Perdonatemi, niente di personale verso i cani, li adoro, ma a volte sono troppo curiosi. Mi sta facendo girare la testa, mi sento una trottola che sbatte contro tutti i lati del pacco.

Una vocina si sente in lontananza: è la piccola Valentina! Incuriosita dal gioco di Asia si avvicina al pacco e richiama mamma Isabella. Un sospiro di sollievo! Altrimenti si metteva male.

Mamma Isabella guarda stupita e incuriosita quell'enorme pacco rosso; lo solleva con forza ed energia ma è stranamente leggero come una piuma.

Nota un biglietto caduto accanto al pacco che recita: "Buon Natale famiglia Bronzetti il regalo per voi è in questo pacco enorme: Tanto è grande il pacco quanto il vostro amore, tanto è speciale il regalo quanto la vostra famiglia!" Vostro Babbo Natale!"

All'udir queste parole anche papà Gianluca si avvicina al pacco regalo. A Valentina è lasciata la sorpresa di aprirlo: con precisione scioglie il nodo, scoperchia il pacco e.... non vede nulla. Sgrana gli occhioni grigio-verdi verso mamma Isabella, delusa e incredula, poi rovesciando il pacco vi entra a gattoni.

Che birba! Sta per schiacciarmi sotto il pannolino quando esco dallo stretto passaggio libero in basso. Adesso tocca a me:

"Buon Natale famiglia Bronzetti! Tra auguri, regali e pranzetti, quest'anno è volata la Coccinella, un'inviata speciale di nome «Rosabella». Il regalo per voi è la favola mia: così inizia la magia!"

C'era una volta...

Sulle colline di Verucchio, in un boschetto verde e rigoglioso, tra le fronde di un abete, anzi in volo tra un abete e l'altro,... Gianluca. Era uno scoiattolo sportivo, sempre in movimento; amava soprattutto raccogliere le noccioline e lanciarle al suo amichetto posato sul ramo alto dell'abete, che gliele rilanciava.

Era un piacere ammirare quei gesti atletici, tanto che si radunavano gli scoiattolini del boschetto tutt'intorno e applaudivano lo scoiattolo Gianluca ad ogni recupero e schiacciata di nocciolina.

Pettoruto e orgoglioso saltava poi da un ramo all'altro con balzi alti per raggiungere la cima e per tenersi allenato. Il suo corpo ben definito e muscoloso gli valse il nomignolo di «Bronzetto di Verucchio»: era alto 18,5 centimetri, a cui si aggiungeva una folta coda arricciata, dal pelo color castano e gli occhi marroni.

Un giorno lo scoiattolo Gianluca stava giocando con il suo amichetto quando vide saltellare una scoiattola color nocciola sull'albero accanto. WOW!!!

Che grazia ed eleganza in quei saltelli! Un colpo di fulmine centrò la testolina di Gianluca, ma noo!!! Realmente gli cadde in testa la nocciolina rilanciata dal suo amichetto. Appena si rialzò, poco gli importava del bernoccolo perché la scoiattola era sparita. Si arrampicò sulla corteccia, cercò nella tana, ma di lei nemmeno la codina. Divenne il suo pensiero costante, la voleva accanto a sé nella sua vita, voleva costruire una tana per lei. 

Di certo l'avrebbe incontrata alla festa a cui tutti gli scoiattoli del boschetto partecipavano per salutare l'arrivo della primavera; decise, così, di creare con le sue zampette uno splendido paio di orecchini da donare alla sua amata scoiattola.

Raccolse la resina più pregiata, dai colori variopinti e la plasmò nel piccolo laboratorio ricavato dentro la sua tana; lavorò instancabilmente persino di notte facendosi lume con una piccola lucciola. E grazie alla sua precisione, realizzò due splendidi orecchini: erano a forma di "S" simili alla codina della scoiattola, rifiniti nei minimi particolari.

Finalmente venne il giorno atteso: tutti gli alberi del boschetto erano addobbati a festa con ghirlande di fiori, le tane traboccavano di noccioline e gli scoiattoli erano euforici.

Gianluca uscì dalla tana per unirsi ai suoi amici e insieme si lasciarono andare ad acrobazie sui rami; quando all'improvviso intravide quei saltelli eleganti e graziosi. La sua amata scoiattola!!! Corse immediatamente a prendere il suo regalo e, col cuore che sobbalzava in gola, la invitò a prendere una nocciolina. Se ne stavano seduti sul ramo uno di fronte all'altra, gli sguardi si incrociarono un istante, e Gianluca le porse una nocciolina.

La scoiattola, intimidita e compiaciuta allo stesso tempo, la sgusciò e scoprì due splendidi orecchini in resina pregiata. Erano per lei!!! Ringraziando di cuore avvolse Gianluca con la sua codina, indossò immediatamente i due orecchini, tanto le erano piaciuti, e con un fil di voce emozionata si presentò: si chiamava Isabella.

Figuratevi la gioia inaspettata quanto sospirata del Bronzetto di Verucchio, che aveva conquistato la sua amata. Da lì nacque un grande amore e costruirono la loro tana. Arricchirono il loro rapporto ogni anno di più, l'uno migliorava l'altra, e vissero insieme avventure uniche!

Una fra tutte, la più emozionante, fu l'incontro con Asia, una dolce cagnolina che divenne la loro amica fidata. Accadde in un pomeriggio d'inverno: le provviste scarseggiavano a causa della neve e delle basse temperature, e gli scoiattoli Gianluca e Isabella si spinsero alla ricerca di cibo sin dentro le case degli uomini. Ma Gianluca si spinse oltre. Una fragranza aveva solleticato il suo nasino e lo aveva condotto a sé : erano forse castagne arrosto? Patate al forno? Oppure polenta con ragù? Niente di tutto questo. Era salsiccia ai ferri!!!

Altroché le noccioline, la salsiccia era il cibo degli dei! Si stava gustando la salsiccia sul tavolo della cucina quando SPLAT!!! Una paletta ammazza-mosche gli sfiorò la codina: era il signore di casa. E via!!! Più veloce della luce addentò la salsiccia, si precipitò fuori dalla finestra e fuggì all'impazzata per seminare il suo inseguitore.

Isabella, che assistette alla scena, corse ad aiutarlo. Presi dal panico si rifugiarono in una casetta di legno; con sorpresa di entrambi si ritrovarono nella cuccia di Asia, una cagnolina giocherellona che li accolse come due cuccioli, li leccò amorevolmente e li nascose sino a che il signore furioso rientrò in casa.

Divennero tutti e tre grandi amici e, addirittura, Asia procurava ai due scoiattoli qualche salsiccia nelle occasioni di festa.

La vita saltellava allegramente: lo scoiattolo Gianluca, la scoiattola Isabella, la loro tana e la loro cagnolina

Asia. Cos'altro desiderare se non una loro creazione?

Nella tana unirono i loro talenti: la creatività mosse Isabella a disegnare sulla tela una pianta mai vista prima nel boschetto di Verucchio, dalle foglie arrotondate e dai colori grigio, giallo e verde; mentre la maestria guidò Gianluca a plasmare un guscio di nocciolina d'oro in cui ripose accuratamente il disegno di Isabella, lo sigillò e lo cosparse di polvere magica.

La nocciolina d'oro fu poi interrata nella collinetta dove batteva sempre il sole e dove tutti gli scoiattoli avrebbero potuto ammirarla; fu protetta, amata e curata come fosse la creatura più preziosa e indifesa.

L'amore tra i due scoiattoli si rafforzava sempre più condividendo questo desiderio: soltanto credere fino in fondo l'avrebbe portata in vita. Trascorsero settimane, mesi e delle foglioline non si vedeva nemmeno l'ombra; la piccola creatura non aveva messo radici eppure non mancava nulla.

Persino la cagnolina Asia faceva la guardia senza lasciarla mai sola.

La scoiattola Isabella non si perdeva d'animo e, come tutti i giorni, anche il 4 marzo si recò sulla collinetta.

Sentì un cinguettio: "...LENTINA...VA...LENTINA..."

Si mordicchiò la codina pensando di sognare e vide in cielo una rondinella che non portava la primavera, ma molto di più. Attirò l'attenzione della scoiattola Isabella proprio in corrispondenza del guscio e lei, incuriosita, si mise a scavare.

Il suo nasino si imbattè nel nasino di una splendida scoiattolina che, a sua volta, scavava per venire alla luce. Era accaduto l'impensabile, l'inimmaginabile: la piccola creatura era nata!

Era talmente carina che solo a vederla le volevi già bene: aveva il pelo biondo, un musetto tondo e dolce su cui brillavano due occhioni color grigio, verde e marrone.

Gli scoiattoli Gianluca e Isabella festeggiarono in anticipo la loro primavera: la natura aveva riservato loro una sorpresa magica!

La scoiattolina Valentina, così si chiamò, impreziosì la vita dei due scoiattoli: era dolce, affettuosa, giocava con tutti gli animaletti del bosco e amava colorare le pareti della tana, che venivano poi ripulite dallo scoiattolo Gianluca.

E tutti e tre gli scoiattoli saltellarono felici e contenti.

Così Rosabella salutò la famiglia Bronzetti: "Gianluca e Isabella della magia siete degni, A Valentina lascio i miei bei disegni. Dal camino volo via... E Buon Natale sia!"

... E la fuliggine del camino annerì altri due puntini sulla schiena della coccinella

Rosabella.

***

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