La coda alla vaccinara nasce a roma nel quartiere “regola” dove abitavano per l’appunto i vaccinari, è considerata l’emblema del ” quinto quarto”, ovvero quel che rimane della bestia vaccina dopo che sono state vendute ai benestanti le parti pregiate.

Ingredienti:
coda e guancia di bue, kg.2
lardo gr.100
strutto gr.30
prezzemolo gr.30
una carota, una cipolla
uno spicchio di aglio
un sedano bianco e tenero
vino bianco: circa un bicchiere
salsa di pomodoro – sale – pepe
Preparazione:
Tritare finissimi prezzemolo, aglio, cipolla, carota e lardo. Tagliare la coda e la guancia a pezzetti, lavarli e immergerli in acqua in ebollizione; quando l’acqua riprenderà il bollorescolare la carne. Fa scioglere lo strutto, unire il trito e soffriggere, quindi unire la carne e rosolare fin che la carne non sarà leggermente colorita; salare, pepare, continuare la cottura bagnando con il vino bianco. Lasciar evaporare ed unire una o due cucchiaiate di salsa di pomodoro sciolta in circa mezzo litro di acqua calda. Coprire il recipiente e cuocere il tutto a fuoco moderatissimo per circa 4 ore. Pulire le coste del sedano, lavarle, tagliarle a pezzetti ed unirle alla carne dopo le 4 ore di cottura, lasciandola sul fuoco ancora per mez’ora. Versare la carne sul piatto di portata, irrorarla con il suo sugo e servirla subito ben bollente.