![LA COLLEGA TATUATA - Margherita Oggero LA COLLEGA TATUATA - Margherita Oggero](http://m2.paperblog.com/i/172/1727745/la-collega-tatuata-margherita-oggero-L-Cm9Yzm.jpeg)
Per qualche bizzarro motivo non avevo ancora letto nulla di Margherita Oggero. Ed è strano, perché amo molto i gialli vecchio stile, in cui si ritrova a indagare qualcuno che magari non c'entra nulla, e, soprattutto, le ambientazioni torinesi. Un po' di sano campanilismo, sebbene io abiti in realtà a una cinquantina di km dalla città, non fa mai male. Eppure non ero mai stata attirata più di tanto da questa autrice e probabilmente non avrei mai iniziato a colmare questa mia lacuna se il libro non mi fosse stato casualmente prestato. E me ne sarei pentita tantissimo, così come già ora un po' mi scoccia aver aspettato così tanto.
Margherita Oggero scrive in un modo molto particolare, con un uso delle virgole e della punteggiatura che richiede almeno una decina di pagine per riuscire ad abituarsi. Ma poi, una volta entrati nel meccanismo, diventa davvero impossibile smettere di leggere. A morire è Bianca, una ricca, bellissima e un po' snob professoressa di inglese che odia i cani, sposata con un uomo più vecchio, più brutto ma anche molto più benestante di lei. Tutti elementi che servono alla protagonista, professoressa nella stessa scuola, a etichettarla semplicemente come "stronza". Certo, questo lo fa prima che muoia, ma anche dopo diventa difficile dimenticarsene. La curiosità prende comunque il sopravvento, e la donna inizia a indagare a modo suo, sguinzagliando una serie di conoscenze e amicizie un po' pettegole che la aiutano ad arrivare vicinissima alla verità. Verità a cui piano piano arriva anche Gaetano, l'affascinante commissario che si occupa delle indagini e con cui la donna intesse una strana relazione.
La forza di questo giallo sta a mio avviso non tanto nella trama, un po' macchinosa forse e non sempre così immediata da seguire, ma nei personaggi: la professoressa investigatrice è caustica, irriverente e molto spiritosa. Così come ben caratterizzati sono il marito Renzo, con cui ormai si è instaurato un rapporto fatto di affetto e abitudine, il bassotto Potti, che si vendica della mancanza di attenzioni facendo pipì ovunque, la madre che mangia solo sofficini e, soprattutto, la piccola Livietta, una bambina supercinica e super spassosa in grado di tenere testa a tutti, a parole o, all'occorrenza, a calcioni. Leggendo un po' si ride, un po' ci si perde nei ragionamenti della professoressa (con molti spunti e riferimenti letterari notevoli) e un po' ci si ferma anche a riflettere sull'incredibile caratterizzazione che l'autrice è riuscita a dare agli abitanti di una città: i torinesi sono davvero così. Silenziosi e riservati all'apparenza, ma portinai e pettegoli per natura. Un po' snob su certe cose, ma anche molti semplici su altre. Insomma, l'ho trovato un ritratto assolutamente perfetto e fedele.
Come primo impatto con la Oggero è stato sicuramente molto positivo. E sicuramente ora cercherò di rimediare questa mia lacuna nei suoi confronti. Anche perché c'è quel magnifico "disclaimer" a inizio libro, uno dei più belli che io abbia mai letto finora e che me l'ha resa simpatica fin da subito:
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Titolo: La collega tatuata Autore: Margherita Oggero Pagine: 190 Anno di pubblicazione: 2003 Editore: Mondadori ISBN: 978-8804512813 Prezzo di copertina: 9,50 € Acquista su Amazon: formato brossura:La collega tatuata formato ebook: La collega tatuata (Oscar bestsellers)