Magazine Cultura

La Collina più alta di Sara Aldegheri | A Review

Creato il 26 giugno 2011 da Missclaire
La Collina più alta di Sara Aldegheri | A Review✿✿✿ "Jane"...un nome familiare, non trovate?
Ebbene, mie care gradite Ospiti, come molte di voi approveranno, Jane non è un nome qualunque: pare, di fatto, contenere gli ingredienti della fama, alla stregua di un portafortuna infallibile (o quasi) che abbatte distanze di spazio e di tempo, abbattendo i limiti della realtà.E Sara Aldegheri, la giovanissima autrice del romanzo, ha scelto questo amuleto per chiamare la sua eroina, una Jane che rammenta entrambe le sue sorgenti d'ispirazione: l'amore per gli scritti della Austen e quello per la Jane Eyre brontiana, affetti che l'Aldegheri rievoca in ogni pagina del suo lavoro, quasi spinta dalla necessità di rendere omaggio alle sue fonti, come primo atto della sua produzione letteraria.
Premetto che la curiosità per questo delizioso romanzo, mi ha contagiata diverso tempo fa, molto prima di avere la fortuna ed il piacere di conoscere (grazie al benefico aNobii!) l'Autrice medesima e condividere con lei il mio entusiasmo per la sua opera prima. Sono sempre favorevole alla promozione di giovani talenti italiani, se poi, addirittura, scrivono dell'argomento a me più caro, è naturale che ne divenga la prima sostenitrice! Perciò, auguro fin d'ora, un meritato successo all'Autrice in attesa del prossimo romanzo! :D
Veniamo al libro. L'Autrice intaglia una nuova storia, ispirata ma rispettosa dell'universo del quale è svelata ammiratrice; sebbene il soggetto sia forte di una profonda conoscenza dei romanzi sopra citati, non è affatto semplice per una giovane scrittrice di oggi, descrivere luoghi, tempi e costumi a lei estranei...la passione non è sufficiente a riempire lo spazio fra i dialoghi, ma Sara ne ha fatto materia di studio, regalandoci precisi dettagli e relazioni, inducendoci da subito a dimenticare l'origine italiana e, soprattutto, attuale del romanzo che stiamo leggendo.

Il BookTrailer
Sin dal principio, trama, paesaggi e personaggi ci prendono per mano, conducendoci lungo i cari sentieri dei romanzi austeniani e brontiani...l'atmosfera è la stessa che ricordiamo di quelle note letture, la storia ci è immediatamente familiare e tutto ciò avvolge l'attenzione accelerando lo scorrere degl'occhi sulle pagine e, quasi senza accorgercene, ci sorprendiamo ad incalzare gli eventi, infervorati dal presentimento di sapere esattamente cosa succederà di seguito, invece, repentinamente disarmati dalla soluzione scelta dall'Autrice, la quale sembra approfittare di questa presunta prevedibilità per aumentare l'effetto sopresa...e ci riesce perfettamente!Jane Leighton, la giovane protagonista, somiglia molto alla Lizzy di Orgoglio e Pregiudizio quando sostiene orgogliosa la propria indipendenza e rifiuta la vantaggiosa proposta di un ottimo partito, somiglia un poco Jo March di Piccole Donne quando si costringe in disparte durante un sontuoso ballo e somiglia davvero molto Jane Eyre quando, prima nei panni di una cameriera, poi di un'istitutrice, sfida l'animo imperscrutabile di Mr Hench, tra le stanze della sua austera tenuta.Mr Wendell Hench, il protagonista maschile, è il carattere da comprendere, un interessante connubio di Mr Darcy e Mr Rochester, certamente dotato del fascino di entrambi e vestito del mistero del secondo; è un degno avversario di Jane nei dialoghi, duelli verbali che segnano i passi verso la comprensione dei loro stessi caratteri, come Zia Jane insegna. Uno degli scambi più brillanti: 
Egli si voltò di scatto, cogliendo l’espressione degli occhi di Jane che lo
stavano passando in rassegna.
«C’è qualcosa che vi turba?» le chiese, con quel suo ghigno superbo.
«Affatto, signore».
«Eppure mi sembrava di avervi letto negli occhi una domanda».
«Non ho nessuna domanda».
«Allora, il vostro era semplice interesse verso la mia persona».
«Non lo credo possibile, signore».
«Mi stavate guardando».
«Guardo anche le scale, quando le percorro, signore. Ma in loro non c’è
nulla che mi interessi».
Il signor Hench soffermò i suoi occhi sul viso di lei per qualche secondo.
Quindi tornò a fissare davanti a sé. «Forse siete interessata al non
cadere. In realtà, Jane, tutto ciò che desta l’attenzione dei nostri occhi ci
riesce solo perché il nostro cervello trova in esso qualcosa di interessante,
per i più svariati motivi».
Jane sospirò. «Venite al punto, signore. Sostenete di avere qualcosa da
darmi, e ora voglio sapere di cosa si tratta. Anche se non credo che ci
sia qualcosa in vostro possesso in grado di interessarmi».
Il signor Hench infilò una mano nel taschino interno della giacca ed estrasse
una piccola lettera, color rosa, con un sigillo in ceralacca purpurea,
dall’aspetto estremamente raffinato. «Nemmeno questa?»
Jane assottigliò lo sguardo con diffidenza. «Di cosa si tratta?» chiese,
evitando di ammettere di conoscere, con una segreta speranza, benissimo
di cosa si trattava.
«Una lettera per voi».
«Questo lo vedo. Di chi è?»
«Non lo indovinate, Janet?»
«Il mio nome è Jane, signore».

Alle frequenti schermaglie fra i protagonisti, si aggiungono i ruoli necessari alla trama dei personaggi secondari, il tutto allacciato dal filo del Mistery da svelare, ultimo ingrediente occorrente al completamento di un buon romanzo.L'Autrice sceglie una scrittura priva di ridondanze, dove dominano i dialoghi fra i personaggi, le descrizioni introduttive ad essi ed i pensieri della protagonista; l'Aldegheri, forse, sente la necessità di un ritmo più veloce preferito dai lettori contemporanei, o forse, vuol sottintendere la familiarità di questi con la fonte d'ispirazione letteraria da cui prende spunto, ad ogni modo, il romanzo mi ha convinta a considerarlo nella rosa dei sequel e derivati per il valido esercizio figlio della lezione austeniana, come per la capacità di evocare le atmosfere del romanzo della Brontë, insomma, un gioiellino tutto italiano per la mia Collezione spinoffiana!Alla storia non manca niente per appartenere di buon grado a questo particolare e fertile sotto-genere ormai universalmente accettato come "Regency Romance", sebbene il peculiare background descritto gli valga la giusta appartenza al "Romanzo Storico"; la componente evocativa delle fonti Austen-Brontë unitamente al lato romantico della trama mi esorta a conferirgli questo ulteriore titolo.Per concludere, solo il mio personalissimo, quanto trascurabile suggerimento alla giovane promettente Autrice, e dunque, dopo questo dovuto ed ossequioso esordio, di lasciare più spazio all'invenzione così da farlo più suo, operazione, ne sono certa, che riuscirà spontanea e avrà esito sicuramente positivo.
Infine, per quanto possa valere il mio sostegno virtuale, il mio augurio di Buona Fortuna a Sara!!!
La Collina più alta di Sara Aldegheri | A ReviewSchedaTitolo: La collina più altaAutore: Aldegheri SaraEditore: ZerounoundiciCollana: SelezionePubblicazione: Marzo 2011ISBN: 8863071012ISBN-13: 9788863071016Pagine: 224Formato: brossuraGenere: Narrativa storicaPrezzo: Libro € 15,00 | Ebook € 7,49 Compra qui il libro o l'ebookTutte le info sul sito dell'Autrice:
http://saraldegheri.blogspot.com/
TramaSiamo nel sud dell'Inghilterra, è il 1768. Jane ha vent’anni, è una ragazza di buona famiglia, con le idee ben chiare. Ha due sorelle: la maggiore, Elaine, si è appena sposata; la minore, Emma, non vede l'ora di farlo. L'aria di casa, infatti, sta diventando decisamente pesante per tutte e tre: alcuni cattivi affari del capofamiglia e le frequenti malattie immaginarie della moglie stanno minando pesantemente la stabilità familiare. Jane ha un pretendente, ma sa benissimo che non è "una buona sistemazione" ciò che la farà felice. Sfidando le ire della madre e i silenzi di coloro che non esitano a voltarle le spalle, decide di rifiutare la proposta di matrimonio. E quando il padre si ammala gravemente e viene alla luce una verità terribile per tutte le donne della casa, è Jane ad essere incolpata della disgrazia che precipita sulla sua famiglia.
Non più libera, senza più un soldo, costretta a contare solo sulle sue forze, Jane deve imparare a vivere al servizio di un uomo che da alcuni mesi ha messo gli occhi su di lei. Enigmatico, scontroso, eterno provocatore: non è per nulla semplice capire il signor Hench. Ma è proprio grazie a lui che Jane troverà davvero la sua strada...
 La Collina più alta di Sara Aldegheri | A ReviewLeggi subito l'anteprima (50 pagine)
L'Autrice

La Collina più alta di Sara Aldegheri | A Review

Sara Aldegheri - L'Autrice

SARA ALDEGHERI è nata a Verona nel 1985 dove vive ancora oggi. Dopo la laurea ha lavorato come editor e redattrice. Ora ha cambiato settore, ma continua a dedicarsi alla scrittura nel tempo libero. Questo è il suo primo romanzo, di cui aveva fatto una prima stesura a 19 anni, durante il primo anno di Università. Dopo averlo abbandonato per molto tempo, solo recentemente si è convinta a riprenderlo in mano, rivederlo e inviarlo alla  Zerounoundici, che ha deciso di pubblicarlo. Per il futuro Sara ha molte altre storie in mente, tutte ambientate in epoche passate.
Un ottimo romanzo per una giovane esordiente, un'ottima lettura per Janeites e Brontë addict!!!A presto care!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :