La “Cometa del Secolo”, Ison, è in arrivo. Scoperta più di un anno fa nell’ambito del programma International Scientific Optical Network, a breve sarà finalmente visibile nei nostri cieli.
L’evento non ha precedenti e i rischi connessi ad un passaggio così ravvicinato di una cometa sono imprevedibili.
In realtà già oggi molti esperti ritengono che il pericolo che la cometa colpisca direttamente il nostro pianeta è praticamente inesistente: parliamo di statistiche che si avvicinano al 100% di improbabilità circa l’impatto. Si presume infatti che la cometa si frantumerà in milioni di pezzi ben prima di raggiungere il nostro pianeta: tra pochi giorni, il 28 novembre, raggiungerà la minima distanza dal sole e, essendo la cometa composta principalmente da ghiaccio, questo passaggio le sarà, si spera, fatale.
Se quindi l’impatto, fatti i dovuti scongiuri, sembra del tutto irrealistico, di fatto il nostro pianeta sarà attraversato dalla nube cometaria, composta oltre che da ghiaccio anche da rocce. Proprio questa scia di detriti spaziali mette oggi in allarme gli astronomi della Nasa. Tolto lo spettacolo affascinante che ci concederà, quanto è alto il pericolo che questi detriti cadano sul suolo terrestre? In questi casi una risposta certa è pressoché impossibile da trovare.
L’astronomo Ignacio Ferrin dell’università di Antioquia, in Colombia, sembra però rassicuraci: “nessun rischio per la Terra perché le due orbite sono diverse e non si intersecano.”
Se di risposte univoche se ne trovano ben poche, le leggende che accompagnano l’arrivo della cometa sono veramente molte.
Si sono per esempio tirati in ballo gli Hopi, nativi americani. Secondo una loro leggenda, un giorno, nei nostri cieli, sarebbe apparsa una Stella Blu che ci avrebbe annunciato la fine dei tempi.
Infine, enti spaziali cinesi hanno recentemente mostrato dei filmati in cui si vedono due oggetti non meglio identificati che, posti ai lati della cometa, la accompagnano nella sua orbita (qui il filmato). Ovviamente le supposizioni riguardo alla natura di questi due oggetti non mancano di fantasia, alimentata anche dal fatto che la Nasa non ha preso alcuna posizione in merito.
Insomma, speriamo che lo spettacolo non tradisca le aspettative e speriamo ovviamente che non sia l’ultimo…
Profilo di Ivan Lagrosa
Nato nel 1994, studente di Economia e commercio, da sempre appassionato di giornalismo. Mi interesso principalmente di economia e di politica nazionale. Le mie passioni sono la musica, la scrittura e il nuoto.
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