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La Commissione Anti-Casta fa flop, niente indicazioni sui compensi

Creato il 04 aprile 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

La Commissione Anti-Casta fa flop, niente indicazioni sui compensi

Nel luglio 2011 il Governo Berlusconi, cavalcando l’onda dell’anticastismo, aveva dato il via a una Commissione con il compito di indicare un limite agli stipendi istituzionali italiani basandosi sui ciò che succede in Europa.

I Paesi presi come riferimento sono stati Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Austria e Belgio. La Commissione era presieduta dal Presidente Istat Enrico Giovannini, coadiuvato da Alberto Zito dell’Università di Teramo, Giovanni Valotti della Bocconi, Ugo Trivellato dell’Università di Padova e Roberto Barcellan di Eurostat.

Dopo 8 mesi e una clamorosa gaffe (i parlamentari italiani hanno un’indennità alta, ma una diaria bassa), la Commissione ha consegnato il proprio mandato nelle mani della Presidenza del Consiglio per l’impossibilità di portare a termine il compito.

Già dopo la prima bizzarra fuoriuscita, la Commissione, che si era lamentata dell’irreperibilità dei dati, era stata attaccata da più testate che indicavano come bastassero pochi click per ottenere una panoramica generale degli stipendi dei parlamentari. 

La Commissione sottolinea che la difficoltà dello studio è dovuta ai vincoli posti dalla legge, all’eterogeneità delle situazioni riscontrate negli altri Paesi e appunto nella raccolta dei dati. Solo su 9 casi su 30 è possibile trovare una corrispondenza tra le istituzioni italiane e quelle europee e in ogni caso la selva dei privilegi è fitta.

Tuttavia, non si può non notare come la manovra della Commissione sia un clamoroso scaricabarile. È francamente poco plausibile che in così tanto tempo non sia stato possibile nemmeno decifrare la situazione. In fondo i cinque cervelloni dovevano produrre nient’altro che una cifra, un’indicazione a cui allinearsi, ma in quasi un anno non ci sono riusciti. Sorge il dubbio che la Commissione non fosse altro che un fantoccio montato ad arte per acquietare alla massa livorosa contro la Casta.

La palla torna in mano al Governo che dovrà decidere il destino non solo della Commissione, ma anche della politica di tagli. Una rivisitazione dei compensi istituzionali era prevista nel tanto decantato Salva-Italia e l’input doveva arrivare dalla fallimentare Commissione. C’è bisogno di una sterzata altrimenti sembrerà tutto come al solito: al popolino la cinghia stretta, le lacrime e il sangue, alla Casta il banchetto.

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano e Repubblica


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