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La commissione delle beffe

Creato il 05 aprile 2012 da Albertocapece

La commissione delle beffeRosella Roselli per il Simplicissimus

Sono stati pubblicati i risultati dell’indagine dell’Istat sui risparmi degli italiani. Non sto a tediarvi con i dati, facilmente rintracciabili in rete.
La crisi economica di questi ultimi anni, prima negata e ora usata come una clava per demolire diritti e speranze, ha provocato fra le altre cose l’erosione del risparmio di famiglie e imprese e il rapporto dell’Istat segue e conferma quello di gennaio scorso della Banca d’Italia.
Un esito che non lascia certo sorpresi e che forse avrei potuto fornire anch’io dopo una breve indagine conoscitiva tra gli inquilini del mio palazzo.

Quello che è invece davvero sorprendente è che l’Istat riesca a calcolare tutto ma proprio tutto, tranne le retribuzioni di politici e amministratori pubblici.
Di ieri è la notizia che la commissione presieduta da Enrico Giovannini, incaricata dal governo di effettuare uno studio sul calcolo e la successiva comparazione a livello europeo degli stipendi dei nostri politici (e di coloro che per nomina politica ricoprono incarichi pubblici) che avrebbe dovuto determinare una “razionalizzazione dei trattamenti retributivi”, ha rimesso il proprio mandato per l’impossibilità, dovuta ai ” vincoli posti dalla legge, l’eterogeneità delle situazioni riscontrate negli altri Paesi e le difficoltà incontrate nella raccolta dei dati che non hanno consentito alla Commissione di produrre i risultati attesi”.

Una resa che francamente non ritengo giustificata, tanto più se si considera l’attuale momento di congiuntura che imporrebbe una riconsiderazione dei compensi dei nostri amministratori, anche alla luce della manifesta incapacità e disonestà di molti di loro.
E’ la prova ulteriore della spudoratezza dei privilegi, dell’inattaccabilità di un sistema sempre più apertamente votato al malaffare o, nella migliore delle ipotesi, ad un’ignavia che lo ha reso ormai impermeabile alle istanze dei cittadini che ora più che mai avrebbero bisogno di sostegno e risposte reali.
Ma, a pensarci bene, è una risposta chiarissima anche questa.


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