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Se prima abbiamo parlato della regola dei terzi adesso proveremo a dire che è in parte un falso mito. So che questo susciterà scalpore in molti dei lettori però la regola dei terzi è una semplificazione piuttosto grossolana.
Per chiarire meglio quanto andrò asserendo bisognerà avere chiaro il concetto di sezione aurea. Questa regola prende il nome dal genio di Leonardo. La sezione aurea viene creata disegnando prima una linea diagonale che parte dall'angolo in alto a sinistra dell'immagine fino a quello in basso a destra, e poi disegnando una seconda linea ad essa perpendicolare partendo dall'angolo in alto a destra.
Il soggetto si dovrà trovare sulla sella creata dall'intersezione delle due linee. In questa maniera dice la regola della sezione aurea il soggetto sarà posizionato nell'immagine in maniera naturale ed armoniosa.
L’espansione a spirale di questa regola è il sistema più efficace da seguire per ottenere delle immagini più evocative. Si tratta di avere uno sguardo simile a quello di madre natura ed al contempo anche matematico.
Tutto ciò per avere un'immagine non statica ed equilibrata.
Andreas Bernhard Lyonel Feininger però nel libro La fotografia. Principi di composizione consiglia di usare come rapporto il 5:8.
Il 5:8 porta a una composizione più raccolta verso il centro, mentre quella con la regola dei terzi spinge verso i bordi della foto i soggetti. Per maggiori info a riguardo seguite questo link.
In termini compositivi non potremo parlare di differenza eclatante e in fase di scatto basterà ricordarsi di avvicinare più verso il centro il nostro soggetto.
Ora, mi rendo conto che questo possa generare confusione ai più, soprattutto alle prime armi, ma questo è per dire che non esistono regole compositive uniche ma che esistono diversi approcci e studi sulla composizione.
Nella prossima puntata parleremo infatti di un altro metodo di composizione: il metodo della diagonale.