La nostra conoscenza è cominciata tramite uno scambio fitto di mail, in cui ci siamo confrontate scoprendoci molto più vicine di quanto credessimo. Voglio rendervi partecipi di qualche passaggio, per trasmettervi così, spero, le emozioni che ho provato io. Perché sono rappresentativi di quel che il percorso della PMA porta con sé, una parte...ma anche del senso di questo blog, che ormai vive un po' di vita propria ed è riuscito, grazie a tutte voi, ad andare oltre, ad avvicinare esperienze e vite, a diventare strumento di crescita e scambio.Non smetterete mai di sorprendermi!
YERMETRA: Ciao Nina, piacere di conoscerti.In realtà io ti seguo da molto e un pò ho lurkato [...] Non ne parlo in rete e non ne parlo con gli altri. Ora però stiamo veramente cominciando la strada della PMA e sento il bisogno di condividere quindi provo a farlo partendo da te, che hai creato questa specie di casa/spiaggia dove nessuna di noi si sente sola [...] Io a volte sono così rancorosa e arrabbiata e tu riesci a non sembrarlo mai.
NINA: Le emozioni che provo leggendoti sono tante, come le nostre storie, ma in fondo ci assomigliamo tutte. Proviamo le stesse cose, pensiamo gli stessi pensieri e in quel "non sono capace di fare figli" io mi ci ritrovo come non mai. Difficile da accettare, anche se ti dici, insieme agli altri, che lo farai, che avrai la tua chance con la scienza, la sostanza non cambia. Nata per generare vita, dentro di me non cresce nulla. Devo forzarla, la natura, devo accanirmi, devo volerlo con tutta me stessa, non devo arrendermi. Credimi anche io ho provato rabbia, se vai a ritroso nei post troverai i miei sfoghi dopo l'isteroblabla, dopo la scoperta delle tube chiuse. Ho attraversato molte fasi, anche ciclicamente e ora sono un po' sospesa, in attesa di intraprendere la fase della PMA. Ma non posso certo dire di aver accantonato il sogno, spero sempre in un cazzo di miracolo, che ci posso fare, sono anche questo!La tua storia mi ha colpito, penso sempre che in realtà tante cose le scoprirò indagando, quando comincerò il percorso. Perché quando vai a fondo non sai mai cosa aspettarti e a dirtela tutta forse è questa la mia paura più grande: scoprire che ho altri problemi. Ma cerco di vivere giorno per giorno, di accogliere quello che viene e affrontarlo quando e se si presenta, senza distruggermi col dubbio. L'ho fatto per anni, non è vita. Ora sto cercando di riprendermela, questa mia vita, di viverla pienamente e consapevolmente, al di là di un figlio, per me e per il mio compagno, che è la cosa migliore che potesse capitarmi.Questo inverno dovrei partire per questa nuova avventura, vediamo cosa ci porterà!
YERMETRA: Io lo so che in certi momenti non te ne frega niente, però magari in altri ti farà piacere sapere che per tante di noi (lo leggo dai commenti e dalle conchiglie e da tutto il resto) sei veramente un'oasi di pace e un posto dove non essere da soli a vivere questa roba che sembra un marchio d'infamia. So che preferiresti mille volte che noi scomparissimo se in cambio potessi coronare il tuo sogno, ma io penso che questo percorso ti resterà dentro e ti darà tanto, o almeno è quello che penso con forza io quando non capisco "il perché". Mi dico di prendere tutto quello che posso, di fare tesoro di ogni tristezza e di ogni parola letta o sentita o pensata e di farne un gradino per il mio futuro, per il mio essere mamma, perché io qui te lo dico Nina, noi diventeremo mamme, mamme con le palle!
NINA: Le tue parole scaldano davvero. Si che me ne importa sapere che conta quello che faccio e scrivo, per tutte voi. Siete il mio motore, la mia energia, senza di voi, il vostro apporto, il confronto, non avrei questa forza e questa energia. A volte penso che l'infertilità sia arrivata proprio per permettermi di sondare ed esplorare le mie risorse, le mie abilità, per intraprendere un percorso di consapevolezza, come donna e di coppia, che altrimenti non avrei fatto. Se tutto ha un senso, il blog, l'incontro con voi e tutto quello che ne conseguirà per me sono un regalo enorme, il mezzo attraverso cui ritrovare me stessa, ricostruire me stessa. Perciò grazie di cuore per ogni parola e ogni pensiero.
LA CONCHIGLIA DI YERMETRA
Sono una come voi. Cinque anni fa ho conosciuto un ragazzo al lavoro e ho pensato che era veramente uno che ti rimaneva negli occhi, anche se lui gli occhi li nascondeva sotto una lunga chioma castana. E' diventato da subito, quasi dal primo giorno, un amico prezioso importante presente. Siamo stati amici, tra baci e litigate e risate e serate ad ascoltare musica e altre ad ascoltarci a vicenda sui nostri problemi, sulla sua quasi morosa da una settimana stiamo insieme e per due non più, sul mio sogno di diventare un'attrice e i miei valori così diversi da quelli di alcuni dei miei insegnanti. Parlavamo di andare a vivere insieme e, siccome saremmo rimasti per sempre da soli, disgraziati com'eravamo, di fare una piccola Olive insieme. La nostra piccola Miss Olive Hoover (per chi non lo sapesse è la protagonista del film Little Miss Sunshine). Poi un giorno travolti da litri di Mojito il fatidico sms "da me o da te?". E da allora siamo diventati inseparabili. Quasi subito abbiamo smesso di prendere precauzioni. Che stavamo bene insieme lo sapevamo, come sapevamo che avremmo fatto di tutto per crescere dei bambini felici e sereni.Come per tutte voi i primi tempi il corpo che fa strani scherzi, il ciclo sempre in ritardo, l'entusiasmo, e poi...Niente, il vuoto. Ho pensato subito che ci fosse qualcosa che non andava e l'ho, un pò, trascinato a fare le visite.Responso teratozoospermia grave. Passiamo un anno a pensare che il problema sia quello e decidiamo subito di fare una ICSI in Spagna. Mi dico "è inutile procrastinare, va beh che ci dicono tutti che siamo giovani (30 anni entrambi), ma poi ad aspettare il tempo passa...". Prenotiamo per gennaio 2011 e a novembre 2010 un Pap-Test fatto nell'ambito della prevenzione serena diagnostica la presenza del papilloma virus e, per non farci mancare niente, la presenza di displasia grave. Salta la ICSI e faccio la conizzazione. Poi, dopo 3 mesi, la colpo. Positiva. Allora un altro Pap-Test. Positivo. Venerdì mi asportano un altro pezzettino d'utero, che noi, dalle nostre parti, se le cose le dobbiamo fare difficili ce la mettiamo tutta.Nel frattempo cambio ginecologa e scopro che il problema non è la mia Disgrazia ma io, che non ovulo perchè ho le cisti alle ovaie (cisti diagnosticate già da più di 10 anni).In tutto questo casino di visite, cambi di direzione, cambi di opinioni, cambi di programma, noi non ci arrendiamo. Perchè io credo nella determinazione. Come per il talento. Avendo lavorato tanti anni a contatto con gli "artisti" posso dire una cosa: una persona con un gran talento non è detto che sarà il migliore nel suo campo. Se non si applica, se non studia, se non si martella di lavoro il suo talento sarà solo la prima cosa che si vede. La bidimensionalità del personaggio. Attraente, certo, facile e immediato, sicuramente ma fermo, statico, senza prospettive. Mentre magari uno con un talento meno evidente, meno esplosivo, impegnandosi, continuando a perseguire il suo scopo e facendo tutto ciò che è in suo potere per riuscire potrà raggiungere risultati eccelsi.Ok, chiaro, se poi uno ha il talento e si fa il culo... E va beh! Diciamo che non è il mio caso.So che qualcuno penserà che guardo la cosa in maniera fredda, quasi matematica, però è il mio modo di allontanare il pensiero che questo percorso che stiamo facendo lo stiamo facendo perchè "non sono capace di fare figli". Ecco. L'ho detto.Cerco di tenere tutte le emozioni che provo e che sento dentro di me e di trasformarle in quell'amore che non posso neanche immaginare. In quell'amore che, prima o poi, darò a un figlio, o a due o a tre.E per cortesia non venitemi a dire che fare la PMA è accanimento terapeutico e che è il volere di Dio che ci siano persone che possono e persone che "non" possono.Perchè non sta nè in cielo nè in terra. E neanche nel mezzo.E poi anche fosse volete sapere una cosa? Io mi accanisco. E cerco di mettere ordine nel caos della natura! Sarò presuntuosa ma, come dice la CartoNina, io aspetto la primavera in autunno. E vi posso giurare una cosa.Una volta una persona mi ha detto "tu sei l'estate, ogni giorno dell'anno".E quindi, quest'autunno io sto cercando e aspettando la mia primavera.
GENNAIOA ottobre del 2011 siamo entrati nel percorso della PMA presso il centro Humanitas di Rozzano. Da subito ci siamo sentiti all'interno di binari ben delineati con la possibilità che una delle fermate del nostro treno fosse quella che aspettiamo da tanto. Proprio due giorni fa avrei dovuto cominciare a prendere gli ormoni per tentare la nostra prima IUI e invece... E invece anche la seconda conizzazione non ha risolto il problema all'utero e quindi proprio oggi sono andata a fare un'ulteriore visita di controllo. Il responso l'avrò la settimana prossima ed è possibile che dovrò sottopormi ad un intervento più invasivo e sotto anestesia e che, quindi, dovremo ancora rimandare e ancora rifare alcuni esami e ancora spendere soldi e ancora aspettare.
Sapete però cos'ho scoperto, colpevolmente tardi, in questi ultimi mesi? Che sono una persona felice, che ho una nuova corazza rispetto a prima, e non è più una corazza fatta di freddezza e allontanamenti e pensieri negativi, ma una corazza fatta d'amore. L'amore per Lui, la mia Disgrazia. Che mi è più vicino che mai, sia quando facciamo le visite e ci sentiamo gelare ai responsi negativi, sia quando compriamo le medicine e ci sentiamo più vicini al nostro sogno. Sia quando giochiamo alla PS3 insieme o mangiamo il pollo arrosto comprato al mercato.Ho più di quanto abbiano tante persone e con Lui, pazientemente, perseverando "diabolicamente", sconfiggeremo questo mostro. In un modo o nell'altro, faremo valere su tutto la nostra felicità.
Io ci spero tantoGrazie Nina per questo posto. Per darci la possibilità di non sentirci sole. Di sentirci capite, come da nessun altro è possibile esserlo!