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"la condizione umana"

Da Alessandro @AleTrasforini
"[...] 'Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?' [...] questi sono [...] i problemi centrali della religione e della filosofia. Saremo in grado di risolverli una volta per tutte? A volte sembra impossibile, ma forse non è così.  Oggi il genere umano assomiglia ad un sonnambulo, intrappolato fra i fantasmi del sonno ed il caos del mondo reale. La mente cerca il luogo e l'ora precisi senza riuscire a trovarli.  Abbiamo creato una civiltà da guerre stellari con emozioni dell'età della pietra, istituzioni medievali ed una tecnologia fenomenale.  Siamo terribilmente disorientati dalla realtà nuda  e cruda della nostra esistenza che  minaccia  noi ed il resto della vita sulla Terra. La religione non riuscirà mai a risolvere questo grande enigma[...]  se il grande enigma della condizione umana non può essere risolto facendo ricorso alle fondamenta mitiche della religione, non sarà nemmeno risolto dall'introspezione.  L'indagine razionale da sola è incapace di concettualizzare il proprio procedere.  Buona parte delle attività del cervello non sono neppure percepite dalla mente cosciente.  Il cervello è una cittadella, come scrisse Darwin, che non può essere conquistata con un assalto frontale.  Pensare il pensiero è il processo basilare delle arti creative, ma non dice molto sul motivo per cui pensiamo in un certo modo e nulla sull'origine delle arti creative.  La coscienza [...] non era attrezzata per l'esame di sè.  Era progettata [...] per la sopravvivenza e la riproduzione. Il pensiero cosciente  è dominato dalle emozioni e in fondo è totalmente votato alla riproduzione e alla sopravvivenza della specie. [...] Gli scienziati, perlustrando le mura della cittadella, cercano eventuali brecce nelle sue mura.  Avendo fatto passi da gigante grazie alla tecnologia attrezzata a questo fine, ormai leggono i codici e seguono le tracce di miliardi di cellule nervose. Probabilmente nel giro di una generazione i progressi saranno tali da riuscire a spiegare la base fisica della coscienza.  Ma, una volta spiegata la natura della coscienza, sapremo allora chi siamo e da dove veniamo?  La risposta è no.  Il fatto di capire le operazioni fisiche del cervello fino allle loro radici ci avvicina al Graal ma, per trovarlo, abbiammo bisogno di un sapere assai superiore mutuato dalla scienza e dagli studi umanistici. Dobbiamo capire come e perchè il cervello si sia sviluppato proprio in questo modo. [...] La mia tesi è che ormai i progressi scientifici, specialmente quelli degli ultimi due decenni, sono sufficienti per affrontare in maniera coerente le domande sulla nostra origine e su chi siamo.  Tuttavia, per farlo, dobbiamo rispondere a due  domande ancor più basilari che la questione ha sollevato.  La prima è perchè esiste  una vita sociale così avanzata e perchè nella storia della vita questa è stata una rarità. La seconda è l'identità delle forze motrici che l'hanno creata.  Questi problemi possono essere risolti radunando le informazioni provenienti da diverse discipline, che vanno dalla genetica molecolare, dalle neuroscienze alla biologia evoluzionistica all'archeologia, l'ecologia, la psicologia sociale e la Storia. [...]"
Tratto da: "La conquista sociale della Terra", E.O.Wilson, Scienza e IdeeR.Cortina Editore
"La condition humaine", Renè Magritte

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