Quello che la scienza promette e in parte ha già messo a disposizione è ciò che segue: esiste un’unica vera storia della Creazione, e non è un mito. Questa storia, un passo alla volta, viene elaborata e testata, arricchita e rafforzata.
La mia tesi è che ormai i progressi scientifici, specialmente quelli degli ultimi due decenni, sono sufficienti per affrontare in maniera coerente le domande sulla nostra origine e su chi siamo. Tuttavia, per farlo, dobbiamo rispondere a due domande ancor più basilari che la questione ha sollevato. La prima è perché esiste una vita sociale avanzata e perché nella storia della vita questa è stata una rarità. La seconda è l’identità delle forze motrici che l’hanno creata.
Questi problemi possono essere risolti radunando le informazioni provenienti da diverse discipline, che vanno dalla genetica molecolare, dalle neuroscienze e dalla biologia evoluzionistica all’archeologia, l’ecologia, la psicologia sociale e la storia.Per controllare ogni teoria di questo tipo relativa a un processo complesso, sarà utile portare alla luce gli altri conquistatori sociali della Terra, le formiche, le api, le vespe e le termiti, ed è esattamente questo che farò. Essi sono necessari prospetticamente nello sviluppo della teoria dell’evoluzione sociale. So benissimo che, affiancando gli insetti alle persone, corro il rischio di essere frainteso. Già le scimmie sono abbastanza brutte, direte voi, ma gli insetti cosa c’entrano? Nella biologia umana è sempre utile operare questi accostamenti. Paragonare i più piccoli con i più grandi ha già dei precedenti. Per studiare i princìpi della genetica molecolare umana i biologi hanno fatto ricorso con successo ai batteri e ai lieviti e si sono affidati ai nematodi e ai molluschi per comprendere la base della nostra organizzazione neurale e della memoria. E i moscerini della frutta ci hanno insegnato un sacco di cose sullo sviluppo degli embrioni umani. Anche dagli insetti sociali abbiamo molto da imparare, in questo caso per aggiungere uno sfondo all’origine e al significato del genere umano.…
Edward O. Wilson, tra i più grandi biologi viventi, ci spiega come gli esseri umani hanno imparato a vivere in comunità. Per questo studia la strana relazione che c’è tra noi e alcuni tipi di insetti come le formiche, le termiti e le api domestiche.
La conquista sociale della Terra è un’inedita storia dell’evoluzione scritta in modo interessante e molto coinvolgente.
“Oggi il genere umano assomiglia a un sonnambulo, intrappolato fra i fantasmi del sonno e il caos del mondo reale. La mente cerca il luogo e l’ora precisi senza riuscire a trovarli. Abbiamo creato una civiltà da guerre stellari con emozioni dell’età della pietra, istituzioni medievali e una tecnologia fenomenale. Ci arrovelliamo. Siamo terribilmente disorientati dalla realtà nuda e cruda della nostra esistenza che minaccia noi e il resto della vita sulla Terra.”
Edward O. Wilson ci mostra come, dagli insetti sociali all’uomo, l’evoluzione non sia stata indotta solamente dall’egoismo genetico e dalla competizione individuale, ma soprattutto dallo sviluppo di comportamenti sociali sempre più perfezionati all’interno dei gruppi. E’ stata questa forza evolutiva che ha guidato la “conquista sociale della Terra” da parte dell’uomo.
Wilson ha concepito scientificamente la sociobiologia (lo studio sistematico delle basi biologiche di tutte le forme di comportamento sociale negli animali, compresi quelli umani) nel 1971 e ai super-organismi come le api, le vespe, le termiti e le formiche ha dedicato la vita.
Edward O. Wilson, La conquista sociale della Terra, collana Scienza e idee, Raffaello Cortina editore, 2013ho concepita scientificamente.