feb21
Sono rimasta incantata di fronte alle loro curve, al fascino voluttuoso che emanano e alla vitalità che la pienezza delle loro forme trasmette. Sono loro l’idea di bellezza femminile che ho sempre avuto nella testa. Da loro mi sento rappresentata e sono loro che prenderei volentieri come modello. Non solo perché sono belle, ben truccate e ben vestite: infondo sono modelle, perciò è normale che sia così.
Ma perché con la loro sensuale fisicità sfidano gli standard. I famosi standard con i quali viene misurata la NOSTRA bellezza e la NOSTRA femminilità. Gli standard che decidono chi è in e chi è out, come era al liceo! Ma soprattutto gli standard che NON abbiamo deciso noi donne, ma che alla fine abbiamo inconsapevolmente adottato!
L’eccessiva magrezza delle modelle, dalla forma fisica irraggiungibile e innaturale che ha condizionato la psiche di fragili personalità alla ricerca di amore e approvazione attraverso la bellezza, sta trovando in persone come Tara Lynn , Elisa D'Ospina ed altre modelle di
Infatti le modelle “plus size” (che però io definirei normali, perché anche una taglia 46/48 lo è!), ci sono sempre state per il mercato dei vestiti delle taglie grandi, ma sono sempre state relegate alle riviste specializzate e alle sfilate di stilisti per linee oversize!
Ho scoperto ad esempio che esiste un magazine on line dedicato alle modelle plus size, il “Plus Model Magazine “. Gli ho dato un’occhiata e quello che ho pensato è che queste donne sono bellissime al pari delle altre modelle anoressiche , ma hanno un qualcosa in più: mi sembrano vive. Reali!
In cuor mio vorrei considerare questo un altro importante segno del cambiamento profondo e tangibile del grado di consapevolezza che sempre più donne stanno acquisendo del proprio corpo e del concetto di bellezza, portandolo fuori dagli standard finora adottati, che ormai si stanno rivelando superati e troppo “XS” per adattarsi alle nostre esigenze, ormai diventate “XXL” !