Caterina, un’adolescente di straordinaria bellezza, subisce da bambina una serie di traumi che segnano la sua personalità e la rendono schiva e diffidente verso gli adulti. La sua vita cambia drasticamente quando si trasferisce a Bolzano in casa della zia materna. Qui va a scuola, impara un mestiere e comincia a lavorare presso un salone di bellezza frequentato anche dall’affascinante contessa Luise von Lichtenberg. Tra le due donne scoppia immediatamente un amore violento e sensuale che regala loro momenti di grande felicità. Ma la relazione, considerata scandalosa nell’ambiente snob e conservatore della città, è contrastata dagli amici della contessa e dai parenti della giovane. Queste avversità vengono superate grazie all’amore che lega le due protagoniste, alle quali tuttavia il destino ha riservato altre drammatiche esperienze che mettono a dura prova la tenuta psicologica della giovane Caterina.
Un libro che ho faticato a terminare, una storia che mi riesce difficile definire anche solo verosimile, una scrittura troppo distante da me, eccessive digressioni storiche inserite con fare didascalico che rallentano l’azione. L’idea di base era anche interessante: la storia di una ragazza che si affranca da un passato doloroso attraverso l’amore per una donna più grande di lei che le farà conoscere l’arte, la cultura e la filantropia, purtroppo però il tutto risulta artificioso, a tratti lezioso.