Ciao a tutti voi carissimisssssssssssssimisssssssssssssimi amici miei…!!!
Come avete passato il fine settimana???
Tutto bene???
Che cosa avete fatto di bello???
Cosa ho fatto io, beh, è fin troppo facile indovinarlo, non è vero??? ^____^
Esatto…!!!
Sono andato a Fusine a casa della Signora della Pioggia…!!!
Un pochino più complicato è indovinare l’esatta “formazione” dei commensali…!!! ^____^
Beh…
A questo provvedo io…
Ieri, riuniti intorno al tavolo per il pranzo domenicale, c’eravamo la Signora della Pioggia, com’è normale essendo lei la padrona di casa, o l’ospite, utilizzando “ospite” nella sua accezione originaria di “Persona che ospita” (chissà poi perchè il termine in questione è passato ad indicare la persona ospitata!?!?!?), la Doganiera, il mio “Capoccia”, i miei zii lacustri e, potrei mai mancare (???), io, me medesimo…!!!
Come dite???
No…!!!
Ieri, sebbene il menù, con i Pizzoccheri come piatto forte, la ingolosisse (!!!), la mia cuginetta Francesca non c’era…!!!
“Perchè???”, chiedete.
Il motivo di questa assenza giustificata di Francesca è stata un’indisposizione che l’ha colta l’altr’ieri, sabato (!!!), e che ha avuto strascici anche ieri.
Ieri ed oggi per meglio dire visto che, come già aveva fatto sabato, stamattina Francesca ha saltato la scuola.
Oggi, a dire il vero, di lezioni non ne ha perse e questo perchè avrebbe dovuto andare a fare uno “stage”, quello che ai miei tempi, tempi meno “sobri” di questi (!!!), veniva, più sobriamente (!!!), chiamato “tirocinio”, presso le scuole elementari di via IV Novembre, alle spalle della nostra Augusta Biblioteca Cittadina…!!!
Volete sapere come mai non sono ancora “andato via da Fusine”???
He!!! He!!! He!!!
Perchè stasera il protagonista della nostra storiella è proprio il paesino di Fusine…!!!
Per essere precisi fino in fondo non “Il Paese delle Fusine”, per parafrase una parte del titolo della collana di libri dedicati dal Bravissimo Don Giovanni Da Prada, il quale oltre ad essere stato Parroco di Fusine e prima ancora di Rodolo, il paese del mio papà (!!!), è stato anche pittore, studioso e scrittore apprezzatissimo in Valle e non solo (!!!), al paese da lui guidato spiritualmente per trentaquattro anni, lui per la verità aveva intitolato i suoi splendidi libri “La Magnifica Communità et li Homini delle Fusine”, ma bensì una sua contrada.
L’ultima contrada che si incontra uscendo dal paese ed avviandosi verso la Valmadre…
Questa contrada è la “Contrada Masoni”…!!!
Nonostante il nome possa evocare l’elegante “Magioni” o il francese “Maison”, ”le Masoni”, o “li Masuuu”, per dirle con il termine del vernacolo locale, altro non sono che i fienili.
Detto questo vi sarà facile intuire che tipo di contrada sia la “Contrada Masoni” o, sempre per dirla con la “lingua tipica del luogo”, “Ià a li Masuuu”…!!!
Una contrada caratterizzata da abitazioni piuttosto povere, almeno ai tempi in cui la Doganiera e i suoi fratelli, i miei zii e zie (!!!), erano giovani se non piccoli.
In queste abitazioni abitavano alcune delle persone più povere ed emarginate del paese; gente con problemi fisici o mentali anche gravi dati dal fatto che la gente di quella contrada spesso si sposava tra consanguinei.
Persone che svolgevano, quando ne avevano la possibilità e la capacità, lavori da salariati a giornata per conto degli agricoltori e gli allevatori del paese.
Come ha ricordato, o meglio, almeno per quel che mi riguarda (!!!), ha detto, ieri il mio zione Battista, la “Contrada Masoni” è anche una contrada più staccata rispetto alle altre contrade che formano l’abitato di Fusine.
Stacco che pare rimarcare ancora di più il fatto che le persone che vi vivevano erano gli emarginati, potremmo dire quasi “i reietti” del paese.
Ma queste sono solo speculazioni, naturalmente…!!!
Una prova provata di questo voler rimarcare lo stacco, non solo sociale, degli abitanti della “Contrada Masoni” con il resto della popolazione di Fusine non credo esista.
Molto più probabilmente il distacco di questa contrada dal resto del paese è, più semplicemente, dettato dal fatto che una volta nelle “Masoni” che danno il nome alla contrada stessa erano custoditi gli animali ed il fieno e magari si voleva che questi ricoveri fossero leggermente fuori dall’abitato e più vicini ai prati ed ai campi che, ancora oggi sebbene più ristretti a seguito dell’urbanizzazione che ha avuto la sua parte anche a Fusine, ci sono nelle immediate vicinanze.
Comunque sia…
Non è nemmeno vero che TUTTI gli abitanti della “Contrada Masoni” fossero poveri o emarginati.
E’ vero che gli emarginati nella “Contrada Masoni” rappresentavano il settanta-ottanta per cento della popolazione della zona ma vi erano anche persone che, per dirla con un’espressione “moderna”, “non se la passavano male”…!!!
E poi c’è chi dice che i paesini piccoli non hanno nulla di interessante…!!!
Come si sbaglia chi afferma una cosa simile…!!! ^_______^
Bene…!!!
Ed anche per questa “Storia di Paese” siamo ormai giunti al termine…
Concedetemi ancora solo pochi istanti per poter ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e la cortesissima attenzione con le quali, da molto tempo ormai, mi seguite e per darvi l’arrivederci alla nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^_______^
Sempre qui tra queste pagine…
E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^_________^
Per ora vi saluto augurandovi una splendida rimanenza di serata, una serena notte ed uno scoppiettante martedì…!!! ^_________^
Buona lettura, come sempre, a tutti voi carissimissssssssssssimisssssssssssimi amici miei…!!! ^_______^
Riccardo