Di piacere del momento organizzativo ha parlato anche Lorenzo De Salvo, per RCS Sport: <<E’ molto bello parlare di tennis ed essere a fianco della Federazione nell’organizzazione di questo evento. Un impegno che arricchisce il nostro portafoglio di eventi sportivi sotto il profilo organizzativo. Già ricco con il Giro d’Italia, la Maratona di Milano, la nazionale di basket azzurra, la final eight di Coppa Italia, l’Open d’Italia di golf. Mancava il tennis, anche se da qualche stagione ci si inseguiva con il presidente Angelo Binaghi. Torino è un teatro importante e i segnali della risposta circa l’interesse della piazza rispetto alla gara sono più che incoraggianti. Il palcoscenico è ideale e le strutture ivi presenti, anche grazie all’esperienza olimpica del 2006, sono assolutamente all’altezza. La decisione circa la sede, dall’originaria del PalaRuffini a quella scelta del Palavela, è stata dettata da necessità tecniche. La portata della manifestazione richiedeva un palazzetto di più ampio respiro e il Palavela, con i suoi 8000 posti, lo è. I costi che affronteremo sono legati ad una trattativa tra privati e non mi sembra elegante parlarne. Da lunedì prossimo 24 dicembre inizierà la vendita dei biglietti, attraverso il circuito Ticket-One. I più economici, sulla parte numerata della tribuna, costeranno 10 euro per la singola giornata. Abbonamenti per due giornate a partire da 23 euro>>. Parliamo di investimento del pubblico: <<Quello del Comune – ha sottolineato Stefano Gallo – è stato deliberato in 27.500 euro>>. <<Quello della Regione Piemonte – ha precisato Franco Ferraresi – non è ancora possibile delinearlo poiché non sappiamo ad oggi di quante risorse disporremo. Garantisco però un nostro intervento in ragione delle possibilità che avremo>>. Per circa 20 giorni il Palavela verrà tolto al ghiaccio. Come vi comporterete in tal senso?: <<A breve avrò incontri con il presidente della Federghiaccio Piemonte – ha proseguito Stefano Gallo – per trovare la miglior soluzione. Vedremo se mettere a loro disposizione altri impianti cittadini, per esempio il Tazzoli, per consentire il regolare svolgimento delle attività>>. Diversi anche i momenti collaterali all’appuntamento, di alto impatto scenico, vedi la cena di gala delle Federazioni presso la Reggia di Venaria. Accompagnamento inoltre dello stesso con servizi dedicati sulla Gazzetta dello Sport e altre testate del gruppo, nonché di Supertennis, la televisione ufficiale della FIT.
Veniamo al campo e alle prospettive di superamento del turno, sottolineate dal capitano, Corrado Barazzutti: <<Anch’io – ha affermato – torno a Torino con gioia. Qui ho giocato e vinto due volte in Coppa Davis, nel 1973 contro la Spagna, alla Stampa Sporting, e nel 1980 al TC Monviso di Grugliasco, contro la Svizzera (5-0). Non c’è il due senza il tre…Quello con la Croazia sarà un match difficile, dall’esito incerto fino all’ultima giornata. Giocheremo chiaramente per vincerlo con una squadra che amo definire in crescita. Lo ha dimostrato l’ultima stagione dei nostri, con Seppi in grande spolvero. Giocheremo sulla terra battuta perché i croati amano meno questa superficie. Ciò ci avvantaggia, al pari del fattore campo. L’ultima sfida, in trasferta, la perdemmo 3-2>>. Quale il loro giocatore da battere e quali i nostri punti di forza?: <<Indubbiamente Cilic, tennista vero che ha una grande forza mentale. Poi potranno schierare come secondo singolarista o Karlovic o Dodig. Io schiererei il primo fossi nel CT croato ma, come vale per tutti i tecnici, tutto potrà essere deciso anche vedendo i giocatori allenarsi nella settimana che precederà la gara. Sono sensazioni che a volte abbiamo e ci inducono anche a cambiare formazione. Ad oggi penso per quanto ci concerne a Seppi e Fognini quali nostri singolaristi. Sono forti e sulla terra è durissimo per chiunque batterli. Seppi ha raggiunto una continuità di rendimento notevole, abbinata ai miglioramenti tecnici effettuati. Fognini ha ancora molti alti e bassi ma come ha dimostrato negli ultimi due Roland Garros, sulla distanza dei tre set su cinque riesce a gestirli meglio. Ricordo sempre che la Coppa Davis è strana e le classifiche non sempre hanno il peso dei tornei individuali. Puntiamo a battere la Croazia e a superare il turno. Sarebbe un grandissimo risultato, un premio ai ragazzi e alla Federazione che sta investendo molto anche in ottica futura>>.