Se vi piacciono le favole sportive venerdì pomeriggio al
Palaromboli di Colleferro ne è stata scritta una quasi impossibile!
Il lieto fine è la Coppa Lazio 2013 di calcio a 5 femminile alzata al cielo da
Giorgia Liburdi, capitano dell’FB5 Team Rome al termine di una finale al cardiopalma
contro le cugine del Real Acquedotto. Bellissima partita ed i complimenti vanno a
tutte e due le squadre indistintamente.
Incredibile davvero le emozioni che lo sport è in grado di
regalare, emozioni positive e negative, gioia sfrenata e profonda amarezza, il
tutto nell’arco di 60 minuti. E così al momento della premiazione gli occhi
rossi delle giocatrici dell’Acquedotto stridono con la pazza felicità delle
ragazzine in maglia rossa.
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L’Acquedotto dei record, campione d’inverno, miglior attacco
e migliore difesa ed imbattuto cade nella partita più importante della stagione
contro le non amate cugine con cui condivide il PalaLevante. Il Futsal è anche
questo e quando arrivi a giocarti il primo obbiettivo stagionale in 60 minuti
non ci sono bonus o crediti da spendere. E’ tutto in questo attimo di vita che
devi giocarti al meglio dall’inizio alla fine.
Di fronte due filosofie di calcio a 5 femminile completamente
differenti e non ci illudiamo che il risultato di una partita incoroni un modo
di intendere il calcio a 5 piuttosto di un altro. Sono scelte, modi di sentire e di vivere lo sport assolutamente personali e penso che il Futsal femminile abbia bisogno di entrambe. Di sicuro Acquedotto e FB5 sono
forse le società più agli antipodi nel panorama di serie C femminile del Lazio. Da un
lato una società forte e strutturata che programma e costruisce una grande squadra
puntando al salto di categoria. Un’organizzazione come quella dell’Acquedotto
penso che non la abbiano neanche tutte le società di serie A femminile quest'anno. Hanno preparato
al meglio questo appuntamento, non hanno lasciato nulla al caso perché chi
punta a vincere sa che anche i dettagli possono fare la differenza quando si
vogliono raggiungere i massimi obbiettivi. Complimenti davvero, una grande società ed una bella squadra che ha già tutto per affrontare la serie A femminile il prossimo anno.
A volte però, in una partita secca, non va sempre secondo la logica. Ecco
l’imprevisto, la mina vagante, la pazzia di giocare a calcio a 5 come
divertimento puro, senza alcuna richiesta,
l’irriverenza, la sfrontatezza, l’entusiasmo e l’incoscienza della giovane età. In una parola,
l’FB5. La società è mister Bracci, l’allenatore che è anche il padrone del palazzetto in cui si allenano, è il medico, il tuttofare e il totem di una banda di ragazzine imprevedibili che sanno giocare a futsal. E
quando le vedi fare un cerchio intorno a lui prima della partita, metterlo in
mezzo ed iniziare a saltare come in un rito propiziatorio, capisci che l’FB5
non è una squadra come le altre, è qualcosa di speciale e di unico. Ai time out
ognuna in panchina fa una cosa diversa, poi guardi la panchina dell’Acquedotto e vedi tutte le giocatrici intorno a mister Shindler composte ed attente. La ragazzine di mister Bracci mentre attendono il cambio scherzano con le persone fuori sulle tribune mentre le avversarie sono concentrate
ed irreprensibili in ogni atteggiamento.
In campo però l'FB5 sorprende per la concentrazione, la grinta,
la cattiveria agonistica, la voglia di vincere, la forza di crederci, di rialzarsi, di reagire e di resistere...nulla di meno rispetto a squadre più quotate ed esperte. Parte fortissimo l’Acquedotto con Vitale e Crespi ma accorcia
l’FB5 con bomber Felicetti e nel secondo tempo ribalta completamente il risultato e si porta
avanti per 3-2 (capitan Liburdi e Grieco in gol). Mr Shindler risponde con il portiere di movimento e rimette in
equilibrio il match con una scatenata Selvaggia Vitale. Preme l’Acquedotto, soffre e rischia tantissimo l’FB5 che
tra i pali ha però una Valentina Moriconi stratosferica che si oppone in tutti
i modi alle incursioni avversarie. Negli ultimi palpitanti minuti l’Aquedotto
schiera ancora Francesca Pastore come portiere di movimento, ma stavolta non
basta ed è Debora Felicetti che ruba palla a metà campo e la deposita in rete. Conto
alla rovescia del pubblico, triplice fischio ed apoteosi FB5!
Ha vinto il futsal sbarazzino, di quartiere, di famiglia.
Nessuno va a giocare all’FB5 perché non ci sono soldi, non c’è vetrina, non fa
notizia. Ma da stasera c’è una Coppa Lazio nuova di zecca a brillare in bacheca!
Magazine Calcio
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