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La cordocentesi in gravidanza: cos’è e come viene effettuata

Creato il 23 gennaio 2015 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Uno dei test che possono essere eseguiti durante il periodo della gravidanza è la cordocentesi: si tratta di un esame invasivo, finalizzato al prelievo di campione biologico fetale, allo scopo di individuare eventuali rischi di anomalie cromosomiche per il feto o di infezioni ed altre patologie.

Conservazione cordone ombelicale - Guida
Di: Redazione

Durante il periodo della gravidanza può essere necessario sottoporsi ad alcuni esami e test per valutare e monitorare lo stato di salute del feto, ed individuare eventuali problemi, o anomalie, di cui il bambino potrebbe soffrire in futuro.

Per ottenere questo scopo, vi sono due metodi di diagnostica prenatale: metodi invasivi, come appunto la diagnosi prenatale invasiva, che possono comportare rischi per la mamma ed il bambino, ma che in alcuni casi sono necessari per avere un quadro della situazione più sicuro; e metodi meno invasivi, che si basano su ecografie e prelievi del sangue per individuare le probabilità che il bambino sia affetto da anomalie o patologie.

La cordocentesi – detta anche funicolocentesi – fa parte della prima categoria: si tratta, infatti, di un esame invasivo che viene condotto per individuare eventuali patologie del feto, e che può comportare rischi e limitazioni. Ciò riduce notevolmente il suo campo d’impiego, ma questo esame rappresenta ancora oggi uno dei più utilizzati per la diagnosi prenatale, e consente di apportare terapie intravascolari al feto.

La modalità di esecuzione della cordocentesi è la seguente: si effettua un prelievo di circa 1-3 ml di sangue fetale tramite puntura del cordone ombelicale, dopo aver fatto un esame ecografico, necessario per valutare la vitalità fetale, l’epoca gestazionale, e per comprendere quale sia la migliore via d’accesso al cordone.

Il test va effettuato sotto controllo ecografico, che servirà anche immediatamente dopo il prelievo per verificare che l’esame non abbia comportato rischi, come ad esempio bradicardie fetali, formazione di trombi, emorragie importanti.

Rispetto ad altri esami, la cordocentesi è più invasiva: essa viene quindi eseguita generalmente in day-hospital, per tenere sotto controllo lo stato di salute della mamma e del feto.


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