La Corea del Nord sposta un missile sulle coste orientali del paese: “Test imminente”

La Corea del Nord desta sempre più preoccupazione: dopo il via libera dell’esercito coreano agli attacchi nucleari “spietati” agli Stati Uniti d’America e aver confermato che “Il momento dell’esplosione si avvicina veloce”, ora il governo di Kim Jong un sposta un missile balistico a medio raggio sulla costa orientale, in un clima di acerba guerra fredda.
Anche se non si tratterebbe di un missile di tipo Kn 08, i più pericolosi, esso può raggiungere “distanze considerevoli”, come ha specificato Kim Kwan jin.

Secondo i sudcoreani, tale missile sarebbe un Musudan, cioè un armamento in grado di raggiuugere la base militare USA di Guam, dove gli americani hanno installato il “Terminal High Altitude Area Defense”, o THAAD, ovvero un sistema difensivo che comprende radar antimissili, lanciatori e missili intercettatori.
Washington ha espresso molta preoccupazione riguardo alla situazione nordcoreana e vuole mantenere “aperte quante più opzioni possibili”, come ha dichiarato una fonte amministrativa USA al New York Times.
Sempre dall’America arriva la voce che la leadership di Kim non sia poi così forte come sembri, a causa di alcune indiscrezioni su purghe e ricambi frettolosi di amministratori e funzionari all’interno delle strutture burocratiche della Corea del Nord.

Inoltre, anche Pechino e la Russia hanno espresso il loro disappunto per la condotta nordcoreana, condannando la riattivazione di una centrale atomica chiusa dal 2007.
Zhang Yesui, vice ministro degli Esteri cinese, ha specificato che la Cina ha una profonda preoccupazione per la situazione attuale, auspicando per un rapido estinguersi di questa escalation di tensione.
Recentemente le relazioni tra Stati Uniti e Cina si sono rilassate e i due stati si sono avvicinati, probabilmente proprio a causa della crisi dovuta agli atti aggressivi della Corea del Nord, che oggi con lo spostamento di questo missile coninua a far preoccupare.

Articolo di Matteo Rinaldi.