Il viaggio del Papa in territorio campano
Viaggio tutto campano oggi per Papa Bergoglio che, da Pompei a Scampia fino al centro di Napoli, ha portato un messaggio di pace e speranza: “Anche con i guai la vita qui non è triste. Vi auguro il meglio, andate avanti”. La guida per questo viaggio nel capoluogo campano, il cardinale Crescenzio Sepe, ha accolto il pontefice con queste parole:” Vedrà che Napoli le piacerà, e con essa i napoletani”. Molte le tappe previste di questo viaggio nel Mezzogiorno, cominciato alle 8.00 con l’arrivo a Pompei.
Scampia, ricordando Giovanni Paolo II
Dopo una visita agli scavi e un breve raccoglimento in preghiera nel santuario mariano, dove è custodita la venerata immagine della Vergine del Rosario, Bergoglio si è diretto nella periferia a Nord di Napoli nel quartiere di Scampia, purtroppo noto per l’alto tasso di criminalità, centro della trama del libro di Roberto Saviano “Gomorra“. Il Papa ha scelto significativamente che l’inizio del suo viaggio cominciasse da questo quartiere in memoria del viaggio di Giovanni Paolo II, che visitò Napoli nel lontano 1990. In questa tappa del viaggio ad accogliere Bergoglio c’era Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, il quale ha scritto su Twitter:” In attesa del Santo Padre, Una grande giornata per Napoli e la Campania. Preghiere e speranza”. Qui Bergoglio ha incontrato le diverse realtà che convivono in uno stato di degrado, con il caridale Crescenzio Sepe ha percorso il quartiere in papamobile fermandosi a scattare selfie e a ricevere abbracci dai giovani accorsi in piazza Giovanni Paolo II.
Una volta salito sul palco adibito per l’occasione, il Papa ha tenuto un lungo discorso denunciando la corruzione usando il termine gergale “spuzza” rivolgendosi ai cristiani che cadono in questo peccato: “un cristiano che fa entrare dentro di se la corruzione non è cristiano,spuzza“.
“E’ la speranza, lo sapete bene, questo grande patrimonio, questa ‘leva dell’anima’, tanto preziosa, ma anche esposta ad assalti e ruberie, chi prende volontariamente la via del male ruba un pezzo di speranza. Guadagna qualcosa ma ruba la speranza. La ruba a sé stesso e a tutti, a tanta gente onesta e laboriosa, alla buona fama della città, alla sua economia” quindi ha benetto i fedeli accorsi in piazza e prendendo in prestito le parole del cardinale Pepe ha salutato la folla nel loro dialetto: “A Maronna v’accumpagne“. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha quindi consegnato le chiavi della città e una pergamena commemorativa del viaggio a Papa Francesco.
La sosta al Duomo, presso le reliquie di San Gennaro
Dopo una sosta al vescovado l’ultima tappa prevista è il Duomo alle 15.00, dove Bergoglio incontrerà il clero e visiterà le reliquie di San Gennaro, vescovo e maritre cristiano partrono di Napoli. I napoletani sperano in un miracolo, come dichiara un “parente” (gruppo laico devoto al miracolo) del Santo :” Se il sangue si sciogliesse mentre papa Bergoglio bacia la teca, a Napoli sarebbe l’apoteosi. Non lo scriva, per carità: ma c’è chi ha già tutto pronto per accendere i fuochi d’artificio e altre pirotecniche sorprese degne di celebrare un simile evento“. Nelle bische della città c’è già chi ha prontamente aperto le scommesse. Il viaggio del Papa terminerà nella diocesi della Rondata Diaz sul lungomare di Caracciolo, dove risponderà alle domande di un’anziana, un ragazzo e una giovane coppia e incontrerà disoccupati, ammalati,detenuti e transessuali, rientrando poi in Vaticano in elicottero con partenza alla Stazione di Marittima prevista intorno alle 18.00. Al “Mattino” Bergoglio ha commentato il suo viaggio così:” Napoli, ti porto nel mio cuore“.
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