Cavalli e cavalieri sono allineati. Una dama, con una mano si fa schermo dal sole, con l’altra abbassa un fazzoletto di seta.
E’ il segnale. I cavalli si lanciano al galoppo. Le zampe si muovono in fretta al punto da sembrare
che non tocchino terra. Saltano una siepe. Star è davanti di un incollatura, prosegue, il muso allungato nello sforzo. Un cavallo esita dinanzi ad un ostacolo, si impenna, ha paura. Il cavaliere viene scagliato per terra. Il cavallo ha un ripensamento, fa qualche passo indietro, salta e prosegue da solo.Si alza un velo di polvere, la terra conserva il ricordo di tuoni che si ripetono nel disegno di un temporale. Tre animali sono davanti agli altri, sospinti dagli incoraggiamenti del pubblico, tesi verso il traguardo. Uno di questi all’improvviso stramazza al suolo portandosi dietro il cavaliere. Le zampe del cavallo si muovono nell’aria nel vano tentativo di ritrovare la terra. Il cavaliere si sfila da sotto l’animale, lo osserva accigliato mentre persone gli si fanno intorno. L’uomo chiede una pistola - gli viene data - carica un colpo, si avvicina. Chiede di fare spazio, si inginocchia, le dita percorrono il muso del cavallo in una carezza. Avvicina la canna della pistola alla tempia dell’animale e spara. Intorno si fa silenzio.