
Una gara tanto estenuante, quanto emozionante, per gli equipaggi che la corrono e ancor di più per la gente che li vede passare.La mattina si inizia in piazza Loggia a Brescia con le punzonature.Ritirati i pass dal Club Mille Miglia, ci facciamo un giro. Questo è solitamente il momento migliore per guardare da vicino le vetture. Quest’anno non solo piove (ormai è diventata una costante e ci siamo quasi affezionati), ma il vento che si incanala in piazza Loggia non da tregua e, a suon di folate fortissime, fa continuamente girare gli ombrelli.Tu non molli, armata di cappellino e cappuccio, con l’ombrello tenuto forte di fronte a te, sfidando la bufera. Le macchine sono troppo belle per arrendersi. Non senti la pioggia, il vento, l’umido e il freddo. Senti solo il borbottio dei motori e vedi solo lo scintillio opaco dei colori creati quasi un secolo fa. 






La gente inizia ad arrivare tutt’intorno alla storica piazza e, insieme ad essa, arrivano piano piano le vere protagoniste della manifestazione. Su molte vetture, quelle della Scuderia Brescia corse e di altri concorrenti, un adesivo: << Guido corre con noi >>. La vettura 24 è stata simbolicamente assegnata alla coppia Foresti-Scalvenzi, scomparsi su un volo a Los Roques insieme a Vittorio Missoni e la compagna M. Castiglioni. L'imprenditore di Pralboino (Brescia) aveva partecipato a diverse edizioni della Mille Miglia e gli amici hanno voluto ricordarlo così, nella speranza di rivederlo al volante della sua Bugatti.








La gente si accalca vicino alle transenne, ma tu decidi di girare sotto le tribune ed andare dopo la curva di via Mantova, per vedere le macchine correre dopo la curva.La scelta si rivela vincente. Trovate un baretto, tre seggioline e un tavolino fuori. Spritz, birre, salame e grissini. Come si dice: <<e sei in pole position!>>. Ed è proprio vero. Le macchine iniziano ad arrivare: prima senti il rumore, il canto. Poi le vedi spuntare da dietro la curva, rallentano, alcune sbandano leggermente verso l’esterno per poi rimettersi in carreggiata e prendere il rettilineo. Ti passano davanti, alcune più piano, altre più veloce. Senti il gorgogliare dei motori, vedi gli equipaggi felici che salutano, pronti per due giorni emozionantissimi.Tu le vedi passare, leggi le loro storie e le storie dei loro equipaggi. Ognuna si porta via un pezzo del tuo cuore, lo porta con sé in questo viaggio che sa di forza e di coraggio, di storia ed eterna gloria, di vita, di pericolo e a volte anche di morte, purtroppo. Te lo portano lontano, scendendo giù per i colli emiliani e toscani, arrivando fino a Roma e tornando su tutto di filato. Lo portano con sé durante le prove, nelle corse vibranti, ai pranzi e alle cene, nelle notti fatte di sonni brevi e piene di sogni. Lo portano indietro nel tempo insieme ai grandi che hanno fatto la storia dell’automobilismo come Tadzio Nuvolari.






Lui è partito con loro stasera, con le 422 signore rombanti e luccicanti ed tu sei contenta così. Avrà la possibilità, almeno lui, di battere più forte in questi due giorni. Di pulsare, correre, sognare e forse anche vincere. Buona corsa principesse!




