I prezzi al consumo aumentano. Sono i generi di prima necessità a farne le spese, ma le abitudini degli italiani sembrano cambiare. Il carrello della spesa costa oltre il 4% in più. E non si vede via d’uscita…Benzina, assicurazioni, trasporti. Ma anche frutta, verdura, carne, pane. L’inflazione, già da qualche mese, si piazza al 3-3,3% e diventa una pesante mazzata per le famiglie italiane che non riescono ad arrivare a metà mese. Ai già annunciati rincari del settore energetico, fanno seguito una serie di aumenti in vari settori strategici. Poco importa che i tablet e i cellulari costino meno, se poi dovremo usarli per cercare la “Caritas” più vicina per chiedere una busta di aiuti.
Ma vediamo qualche dettaglio.
Nonostante i proclami dei giorni scorsi, sembra proprio che le assicurazioni auto non vogliano saperne di rendersi disponibili a tutti gli automobilisti. Le parole di Aldo Minucci, presidente dell’ANIA che nei giorni scorsi aveva annunciato ribassi nel settore delle polizze obbligatorie per la circolazione degli autoveicoli, vengono prontamente sconfessate dalla tendenza al rialzo espressa dal settore assicurativo (+4,7%).
Anche il mercato dell’auto, del quale abbiamo più volte commentato i fallimenti nonostante gli aggiustamenti dei supermanager alla Marchionne, è praticamente demolito dal forte ricorso all’acquisto di automobili usate (+57%!), considerate più economiche e meno impegnative rispetto ad un acquisto rateizzato.
Scende però il prezzo di quella categoria di beni di cui in fondo non sentiamo il bisogno, né la mancanza, qualora non potessimo permetterceli. Parliamo di tutti i ritrovati della tecnologia, dai tablet ai cellulari, per finire con i computer dell’ultima generazione: quel superfluo che si materializza in masse di plastica e silicio, che fanno bella mostra di sé negli scaffali dei centri commerciali con il loro luccichio e la loro scarsa utilità. Con il 7% in meno non si inverte la tendenza al ribasso nella vendita dei dispositivi elettronici. E’ certo il momento giusto per acquistare un nuovo cellulare, visto che l’oggetto più amato dagli italiani vede scendere il suo prezzo del 15% circa.
Anche il prezzo dei farmaci è in calo, seppure solo del 3.8%.