Magazine Psicologia

La corsa verso il jackpot!

Da Psychomer
By
Maria Concetta Antelmi
ottobre 4, 2010Posted in: psicologiaLa corsa verso il jackpot!

Si assiste, quasi sempre, ad una corsa verso un jackpot (più o meno elevato).

L’emozione che da, ad   alcune  persone, il trovarsi di fronte ad un jackpot è abbastanza forte, aumenta l’adrenalina, aumentano le fantasie per una probabile vincita..ect..

Da molti è definita la malattia del secolo. Si va alla ricerca affannosa di una vincita che potrebbe cambiare lo stato, il decorso economico, della propria vita.

Così, si fanno scommesse sportive, corse dei cavalli, si gioca al Lotto, Super Enalotto, si corre ancora ai tabacchi o nei bar per acquistare, i tanti, gratta e vinci e biglietti della lotteria, per non parlare del video poker, roullette online e delle slot machine. È certo che  sono proprio questi i nemici dei cosiddetti ludopati, ossia, di quei soggetti che soffrono di disturbi legati all’ossessione del gioco.

È un fenomeno che non va  sottovalutato poiché si sta espandendo velocemente tra gli italiani.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità sono circa un milione e mezzo (il 3% della popolazione)  gli adulti a rischio di ludopatia.

Le cause di queste corse affannose verso i  jackpot e,   appunto, ai suddetti giochi, possono essere molteplici come: la predisposizione al gioco d’azzardo, il bisogno di soldi o la sensazione di poter vincere facilmente. Ancora, frustrazioni professionali, una delusione amorosa, altri  disagi e malesseri a livello psicologico: è abbastanza facile cadere in questo circolo vizioso in particolari momenti (fragili) della propria vita; soprattutto se la situazione famigliare e amichevole favorisce un comportamento ossessivo verso il gioco.

Un comportamento ossessivo verso il gioco da vita al  gioco d’azzardo patologico.

Esso è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate dalla psicologia e dalla psichiatria, ma anche dai mezzi di comunicazione di massa, dai sociologi, dagli scrittori e dai registi, infatti si continua spesso a parlarne in relazione alle sue conseguenze piuttosto serie sulla salute ed in particolare sull’equilibrio mentale che può produrre questo tipo di problema.

In qualsiasi forma di ludodipendenza il vero senso del gioco viene trasformato in una schiavitù, ossessione, iperattività verso il gioco,quindi, non viene più preso come un modo per apprendere, per creare ed essere liberi, attraverso cui si può costruire e scoprire il Sé, ma avviene appunto l’esatto contrario.

Il gioco d’azzardo è sempre esistito nella storia dell’uomo.

Diverse persone importanti dell’antichità erano accaniti giocatori,  ossia,  oggi diremmo, probabilmente, “giocatori patologici o compulsivi”.
Con il gioco d’azzardo, inoltre, pare che ci sia, da sempre, la propensione al barare, confermata dal ritrovamento di dadi appesantiti da un lato e altri “arnesi” poco ortodossi.
Infatti, se il gioco dei dadi vanta la storia più lunga,  c’è stata poi una notevole espansione delle modalità di gioco, a partire dalle scommesse sui cavalli , alle lotterie, la roulette, le slot machine, e via dicendo.

Spesso al gioco d’azzardo si unisce il rischio dei propri beni e del denaro, infatti, l’attività giocosa porta a modalità di pensiero magico-onnipotente, ed è proprio per questo che si tende a barare.

È proprio sulla base di tale naturale propensione verso il gioco d’azzardo, che nella storia e nel tempo si sono sviluppate molteplici forme di giochi di rischio associati quasi sempre al “caso” e di cui esistono tracce sia nei reperti archeologici, che negli antichi manoscritti.

Si diffonde in maniera globale il gioco d’azzardo che trova conferma nella stessa etimologia della parola “azzardo” che deriva dal francese “hasard”, una parola a sua volta di origine araba e derivante dal termine “az-zahr” che designava il “dado”, uno dei più antichi oggetti a cui è legato la tradizione del gioco sociale di scommessa. Lo sviluppo sociale del problema del gioco d’azzardo è in parte favorita anche dalle crescenti possibilità di scelta tra una vasta gamma di tipologie di gioco, e da una sempre più facile accessibilità dovuta al fatto che esse sono legalizzate e che riescono a rispondere alle simpatie dei giocatori con diverse propensioni e con differenti personalità. Infatti, in questo modo i giocatori d’azzardo possono avere libero accesso alla trasgressione dei gran saloni, come quella dei giochi da Casinò e delle slot-machine, o gli appassionati di videogiochi si possono lasciar conquistare dai sempre più diffusi videopoker, o/e gli appassionati dei giochi d’azzardo più popolari, come le lotterie, il gioco di numeri e di schedine,super-enalotto, fino al Bingo e gratta e vinci trovano facilmente come saziare la loro volontà.

Continua…

Ti potrebbero anche interessare:

Ambiente, adattamento e salute mentaleE-mail, menzogne e carta stampata!Aumentare la creatività: 7 tecniche psicologiche insolite!Il Comportamentismo. 1 parte

About the Author

La corsa verso il jackpot!
Ciao! Sono Maria Concetta Antelmi: psicologa,clinica e di comunità. Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità presso la Facoltà di Psicologia 1 dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza“. Iscritta all’albo sezione A regione Puglia nel '05. Leggi il mio profilo completo nella pagina "About us".

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog