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La coscienza dei cattolici secondo Roberto Formigoni

Creato il 07 novembre 2011 da Arvales @ArvalesNews

Comincio il mio viaggio alla riscoperta della coscienza dei cattolici da un’affermazione di Roberto Formigoni durante una puntata di Che tempo che fa. Chi vuole, può ascoltare le parole del “bel” Roberto dalla sua viva voce, nel video tratto dalla trasmissione di Fazio Fabio:

«Le cose che i governi Berlusconi hanno fatto in questi anni: nessuna di queste obietta alla coscienza del cattolico; in tutti i provvedimenti assunti sono stati rispettati quelli che la dottrina sociale cristiana chiama i punti rrinunciabili, non sindacabili, non mettibili in discussione dalla dottrina sociale cristiana stessa..

Bene, come non credere alle parole di un autentico cattolico di lungo corso come lui: se dice che nulla di quello che hanno fatto i governi Berlusconi “obietta alla coscienza del cattolico” dobbiamo avere “fede” e credere che sia così. A questo punto però, mi sorge il dubbio che la mia idea di “coscienza cattolica” sia un po’ datata, perché mi riesce difficile immaginare che l’operato di Berlusconi e la sua Corte dei Miracoli rappresenti un esempio di buona coscienza cattolica. Forse  è stata rilasciata una nuova release di “Coscienza Cattolica”, come direbbero i miei amici informatici; forse è già operativa da tempo la Coscienza Cattolica 2.0 e non me ne sono accorto.
Giusto per rinfrescarmi la memoria sono andato a cercare su internet l’elenco delle leggi ad personam sulle quali la coscienza cattolica di Formigoni non ha nulla da obiettare. Tra i tanti elenchi disponibili, vi propongo quello pubblicato sul sito diTafanus, che riporta dei commenti molto istruttivi: http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2011/05/elenco-delle-leggi-ad-personam-del-governo-berlusconi.html.

Apri l'elenco delle leggi ad personam pubblicato nel blog citato

-1) Legge sulle rogatorie internazionali (Legge n. 367/2001): limita l’utilizzabilità delle prove acquisite. Con questa legge i movimenti illeciti sui conti svizzeri effettuati da Cesare Previti e Renato Squillante, al centro del processo Sme-Ariosto 1 sono stati coperti.

-2) Tremonti bis (Legge n. 383/2001, art. 13): abolizione dell’imposta su successioni e donazioni per grandi patrimoni, che in precedenza l’Ulivo aveva abolito per patrimoni fino a 350 milioni di lire.

-2) Riforma del diritto societario (D. Lgs. n. 61/2002): depenalizzazione del falso in bilancio che ha consentito a Berlusconi di essere assolto nei processi “All Iberian 2″ e “Sme-Ariosto 2″ perché “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”.

-3) Legge Cirami sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002): introduzione del “legittimo sospetto” sull’imparzialità del giudice che permette la ricusazione e il trasferimento del processo ad un altro giudice.

-4) Finanziaria 2003 (Legge n. 289/2002, art. 9): introduzione di un condono fiscale, di cui hanno beneficiato anche le imprese del gruppo Mediaset.

-5) Decreto salva-calcio (Legge n. 27/2003, art. 3): concessione alle società sportive della possibilità di diluire le svalutazioni dei giocatori sui bilanci in un arco di dieci anni, con importanti benefici economici in termini fiscali. La norma ha trovato applicazione anche all’A.C. Milan.

-6) Lodo Retequattro (Decreto-legge n. 352/2003): ha permesso a Rete 4 di continuare a trasmettere in analogico.

-7) Finanziaria 2004 (Legge n. 350/2003, art. 4, comma 153) e Finanziaria 2005 (Legge n. 311/2004, art. 1, comma 246): introduzione di un incentivo statale all’acquisto di un decoder. A beneficiare prevalentemente dell’incentivo è stata la società Solari.com, il principale distributore in Italia dei decoder digitali Amstrad del tipo Mhp, controllata al 51% da Paolo e Alessia Berlusconi. Inoltre è stato approvato di recente il passaggio totale al digitale terrestre entro il 2012.

-8) Legge Gasparri (Legge n. 112/2004): introduzione del sistema integrato delle comunicazioni (SIC) e riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni. Nel 2004 il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha stimato i vantaggi derivanti dalla legge Gasparri per il gruppo di Silvio Berlusconi fra 1 e 2 miliardi di Euro.

-9) Segreto di Stato sull’area denominata “Villa La Certosa” di Punta della Volpe (Olbia) (decreto del Ministro dell’Interno 6 maggio 2004 prot. n. 1004/100 – 1158): l’apposizione del segreto di Stato sulla villa di Berlusconi impedì le ispezioni disposte dal Tribunale di Tempio Pausania nell’ambito di un’indagine penale per violazione delle normative in materia edilizia ed ambientale.

-10) Estensione del condono edilizio alle zone protette (Legge n. 308/2004, art. 1 commi 36-39): ammissione delle zone protette tra le aree condonabili, comprese quelle della villa “La Certosa” di proprietà di Berlusconi.

-11) Legge ex-Cirielli (Legge n. 251/2005): riduzione della prescrizione, che ha consentito l’estinzione dei processi “Lodo Mondadori”, “Lentini”, “Diritti tv Mediaset” per decorrere dei tempi processuali.

-13) Testo unico della previdenza complementare (Decreto Legislativo n. 252/2005): introduzione di una serie di norme che favoriscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale, a beneficio anche della società assicurative di proprietà della famiglia Berlusconi.

-14) Lodo Alfano (Legge n. 124/2008), riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo per corruzione dell’avvocato David Mills in cui Berlusconi era coimputato. Dichiarato incostituzionale il 7 ottobre 2009.

-15) Decreto anticrisi (Decreto-legge n. 185/2008, art. 31): abolizione dell’IVA agevolata del 10% sulla pay tv via satellite (dominata da Sky Italia) che ritorna così all’aliquota standard del 20%. L’iniziativa legislativa ha suscitato nell’opposizione diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un modo per penalizzare Sky Italia, principale concorrente privato di Mediaset.

-16) Acquisto delle proprie azioni (Legge n. 33/2009, art. 7, commi 3-quater e 3-sexies): viene aumentata la soglia di capitale (dal 3% al 5%) che gli azionisti con una partecipazione superiore al 30% possono acquisire senza essere soggetti all’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto totalitaria; e viene incrementato (dal 10% al 20%) il limite massimo previsto dall’art. 2357 cc. nei confronti delle società per azioni in materia di acquisto di azioni proprie con l’intento di prevedere strumenti di difesa delle società rispetto a possibili manovre speculative (OPA).

-17) Scudo fiscale (Legge n. 102/2009, art. 13-bis): permette, pagando un’imposta una tantum del 5%, di rimpatriare o regolarizzare le attività finanziarie e patrimoniali frutto di evasione fiscale detenute all’estero.

-18) Legittimo impedimento (Legge n. 51/2010): dovranno decidere i giudici se Berlusconi è impossibilitato a presentarsi ai suoi processi per impegni lavorativi .

-19) Liti pendenti col fisco (Legge n. 73/2010): la Mondadori ha utilizzato il provvedimento per chiudere un contenzioso col fisco pendente dal 1991 pagando 8 milioni e 653 mila euro al posto dei 173 milioni pretesi dall’erario. Questo elenco dovrà essere presto aggiornato con le leggi che stanno covando sotto la cenere per salvare Berlusconi dall’affaire “puttanopoli”, attraverso la c.d. “riforma della giustizia”: processo breve, testimonianze illimitate, impossibilità per l’accusa di proporre appello in caso di assoluzione dell’imputato in primo grado, aumento dello “sconto di pena” per gli incensurati, leggi sui conflitti di attribuzioni per spostare le competenze, legge sulla reintroduzione dell’immunità parlamentare, e via personalizzando. Tafanus

Vi consiglio di seguirlo il blog citato, se volete essere informati sulle tragicomiche attività della classe dirigente del nostro paese.
Forte della mia medaglia d’oro di catechismo, vinta al tempo in cui ero anch’io un autentico cattolico, posso affermare con cognizione di causa che i governi di Berlusconi hanno violato almeno due di quei Dieci Comandamenti sui quali si regge tutta la traballante impalcatura del cattolicesimo:

- Non rubare. (punti 1-2-4-5-6-7-8-10-13-15-16-17-19 dell’elenco pubblicato sul blog linkato)
- Non dire falsa testimonianza. (9-14)

Gli altri punti che mancano all’appello non sono immediatamente riconducibili alla violazione di uno specifico Comandamento, perché relativi alla necessità di quell’altro “bell’uomo” di sottrarsi al giudizio della magistratura. Lascio ai cattolici l’onere di giudicare se, come afferma Formigoni, non siano “mettibili in discussione dalla dottrina sociale cristiana”. Dubito che i cattolici come Don Gallo e tanta altra brava gente che crede onestamente nel messaggio cristiano non avrebbero qualcosa da obiettare in merito…
Quindi, che dire della coscienza cattolica di Formigoni? che riferisce al meglio di tutti quei tristi figuri che si aggirano nelle sacrestie con lo sguardo inquieto sotto la tonaca? che rappresenta il peggio di come il messaggio cristiano è stato usato per i propri interessi personali a scapito degli altri? che non deve essere confuso con la vera coscienza cattolica che osserva i Comandamenti?
Nella retorica delle domande è implicito il consenso dei cattolici onesti, e non potrebbe essere altrimenti se crediamo che ne esistano ancora. Certo il dubbio che ci siano ancora dei cattolici onesti è legittimo, a fronte del fatto inequivocabile che Formigoni e compagni non sono al potere per opera dello Spirito Santo, ma perché votati da qualcuno, anzi da molti. Lascio al lettore la scelta degli aggettivi con cui qualificare i cattolici che li hanno eletti e li mantengono al potere.

O.T.
Fatto… diceva Hemingway con un sospiro dopo una veloce ingroppata.
Forse è per questo che si è sparato; forse è stato quando ha scoperto che faceva l’amore solo per evitare imbarazzanti discussioni con se stesso…
Brindo a Ernest, e a tutti quelli che hanno avuto il coraggio di chiudere la partita col pallino in mano.

La coscienza dei cattolici secondo Roberto Formigoni


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