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In questa occasione vogliamo osservare più nel dettaglio la fascia costiera alta del Gargano, nello specifico il tratto che va da Vieste a Mattinata, precisamente da Molinella a Baia delle Zagare.
Quello che osserviamo oggi, con i nostri occhi, girando il Gargano, è il frutto di tre fasi pricipali quali la formazione delle rocce che lo costituiscono, il loro sollevamento e il successivo modellamento superficiale.
Qui le forme maestose della costa sono il frutto non solo dello scontro tra forze rilevanti ma anche dalla loro incessante azione.
Gli elementi primordiali combattono continuamente senza tregua, i vincitori di questa lotta sono vento e acqua ma le rocce si oppongono dure e resistenti alla loro forza.
Le rocce che compongono il Gargano iniziarono a formarsi circa 160 milioni di anni fanel periodo Giurassico.
Le rocce più antiche, quali la selce, si è formata per segregazione e accumulo di silice, proveniente da rocce carbonatiche.
Oggi sono visibili in affioramenti, lungo la fascia costiera presa in esame, in strati di 5-8 centimentri alla base dei massicci carbonatici. Notizie di rocce ancora più antiche provengono dai sondaggi esplorativi per la ricerca di combustibili fossili, effettuati negli ultimi decenni in varie parti del Gargano da un noto affioramento naturale visibile presso la Punta Pietre Nere a Marina di Lesina.
L’ area in cui si depositavano i sedimenti che oggi costituiscono le rocce garganiche era molto diversa da quella attuale.
L’Italia meridionale era un susseguirsi di aree di mare poco profondo in cui si depositavano sabbie e fanghi carbonatici formando le piattaforme carbonatiche (nel Gargano la Piattaforma Apula), separate da stretti e a volte profondi bracci di mare denominati bacini.
Diversa era anche la latitudine e quindi le condizioni climatiche: lo dimostra la presenza di rocce che contenenti fossili di coralli.
Queste condizioni persistettero per tutto il Giurassico e l’Eocene e, in parte, durante il Miocene.
L’area garganica, insieme al resto dall’Italia meridionale, durante quel periodo, era molto simile al paesaggio odierno delle Isole Bahamas (isolotti, lagune, piane di marea, scogliere coralline):proprio in questo tipo di ambiente si depositarono la maggior parte delle rocce garganiche.
Questo quadro generale degli ambienti di sedimentazione, ci permette di affermare che la fascia costiera in esame, da Mattinata-Vieste fino a Rodi Garganico, si è formata in un ambiente marino, in aree poco profonde fino a profondità superiori ai 600-700 m, successivamentre è avvenuto il sollevamento delle rocce formate.
Il primo meccanismo responsabile dell’emersione di una determinata regione può essere legato alle oscillazioni del livello marino causate prevalentemente dalle fasi di glaciazione e deglaciazione che hanno interessato il nostro pianeta in varie ere geologiche.
Alcune aree garganiche raggiungono quote superiori ai 1.000 m (Monte Calvo, Monte Spigno), da questo si può notare che solo alcune zone costiere possono essere state influenzate da queste variazioni del livello marino, mentre per tutte le altre bisogna ipotizzare altri meccanismi.
Nel caso del Gargano, come per altre catene montuose, il meccanismo responsabile del suo sollevamento va ricercato nella dinamica interna del nostro pianeta (Tettonica delle Placche).
La collisione responsabile della formazione delle varie catene montuose italiane è quella avvenuta tra la Placca Africana e la Placca Europea.
Il lento movimento di avvicinamento tra queste due masse continentali, iniziato nel Cretaceo superiore (circa 70 Ma) ha creato prima la catena alpina e successivamente gli Appennini.
Il Gargano e in particolare le sue rocce sono state in parte “compresse” tra queste due catene montuose, e l’effetto di questa compressione è la struttura stessa del Gargano.
Le rocce carbonatiche in questa fase si sono comportate in maniera essenzialmente fragile, fratturandosi e dando luogo alla miriade di faglie che interessano il nostro promontorio e che sono responsabili dei numerosi terremoti che tutti noi conosciamo per esperienza diretta.
Oggi sul Gargano e possibile ammirare e godere personalmete quello che la Natura ci stà regalando in questo momento storico. Noi di Garganistan vogliamo sollevare nell’animo di chiunque visiti il nostro promontorio, un sentimento di rispetto verso il paziente ed incessante lavoro di madre Natura.
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