Magazine Società
La nostra Costituzione mette nel primo articolo il diritto al lavoro.
La nostra Costituzione sancisce il diritto all'istruzione, alla scuola pubblica, alla possibilità di poter conseguire tutti i livelli di istruzione anche per chi non ne ha i mezzi.
Il diritto alle cure, alla sanità pubblica.
Tutti i cottadini sono uguali davanti la legge: nessuna discriminazione religiosa, di sesso, politica.
La separazione del potere giuridico e politico: tutti i reati devono essere perseguiti, i magistrati operano come un organo sovrano (senza le pressioni degli altri poteri, degli altri potenti).
Nella Costituzione c'è scritto che si deve tutelare la cultura, l'ambiente, la salute.
Per questo ieri, ci sono state un milione di persone che la vogliono difendere, nelle 100 piazze italiane. Ma, nonostante questo, c'è qualcuno che la vuole cambiare.
Non per rendere effettivi i suoi articoli (quanto stiamo veramente tutelando della nostra cultura, del nostro ambiente?).
Ma per l'ennesima riforma della giustizia: riforma che viene mascherata dai certa informazione (che non fa informazione) come il solito scontro tra magistrati e governo. Nessuno scontro: questa riforma, semplicemente, è fatta contro i cittadini e a favore dei potenti. Quali saranno i reati che l'esecutivo dirà come prioritari alla magistratura? Quali reati non si potranno più scoprire senza intercettazioni? Come si difenderà il singolo cittadino di fronte ai soprusi del Don Rodrigo di turno? Al sud, con le mafie, ma anche al nord, dove la penetrazione della ndrangheta dovrebbe essere oggi l'emergenza.
La giustizia è il potere dei senza potere: è chiaro dunque contro chi è fatta, questa riforma epocale. Per rendere ancora con meno poteri, le persone che non hanno una lobby, una casta, una tessera.
Tanto per essere chiari, se oggi B. può chiamare la questura per far scarcerare una sua amica (e il parlamento gli crede pure), domani, potrà chiamare direttamente il procuratore per far scarcerare, o far stoppare le indagini, su un amministratore preso con la mazzetta di soldi in mano. Il nipote di Mubarak.
Questa riforma, assieme a tutte le altre che abbiamo vissuto, sta trasformando questo in un paese per ricchi.
Solo per ricchi, è guarda caso il titolo della puntata di stasera di Presa diretta. Sui tagli alla scuola.
Dopo la sciagura in Giappone e l'emergenza nucleare, il governo (tramite Cicchitto) ha affermato che l'energia atomicia in Italia andrà avanti.Chissà, forse c'è qualche sciacallo che sta già ridendo anche in Giappone.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Scegliere la scuola trovare il lavoro
Nel comodino: La ricreazione è finitaScegliere la scuola trovare il lavoroUn’analisi rigorosa e un vademecum di consigli pratici per costruire il proprio futuro... Leggere il seguito
Da Pedagogika2
SCUOLA, SOCIETÀ -
La ricreazione è finita: scegliere la scuola, trovare il lavoro – di Roger...
Un’analisi rigorosa e un vademecum di consigli pratici per costruire il proprio futuro. Perché il lavoro c’è, anche se non si vede. Leggere il seguito
Da Paolo Ferrario
SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Quello che il renzismo non dice (104) – Requiem del Primo Maggio ma “l’Italia s’...
di Rina Brundu. “Il Primo Maggio sarà di lotta contro il governo in tutta Italia, ma la sua capitale quest’anno è a Milano”, lo scrive Giorgio Cremaschi in un... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Servizio pubblico - grandi evasori
L'inchiesta sui grandi evasori di Presa diretta. Italia, paese di grandi vip che a volte hanno anche un rapporto difficile col fisco (per usare un eufemismo):... Leggere il seguito
Da Funicelli
SOCIETÀ -
Questa sera si parla di evasione
Questa sera si parla di evasione a Presa diretta: quell'insieme di italiani piccoli, medi e grandi evasori che contribuiscono alla crisi economica falsificando... Leggere il seguito
Da Funicelli
SOCIETÀ -
A casa loro a casa nostra
Domenica, commentando la puntata di Presa diretta sul business dei rifugiati, avevo scritto di una politica fatta di luoghi comuni e narrazione di comodo. Leggere il seguito
Da Funicelli
SOCIETÀ