Un appello per l'Oasi WWF dei Ghirardi
Caro amico della Natura, Abbiamo bisogno del TUO aiuto.
Il 9 novembre 2011 è stata depositata presso la Regione Emilia-Romagna – Servizio di Valutazione impatto e Promozione sostenibilità ambientale la documentazione relativa alla richiesta di costruzione di un impianto industriale di produzione di energia elettrica sul Passo di Santa Donna, a soli 2, 5 Km dal territorio della Riserva Naturale dei Ghirardi.
L'impianto, costituito da tre generatori eolici alti ognuno 150 metri, si va a collocare in una area naturalisticamente importantissima, dove nidificano biancone, astore e falco pecchiaiolo, danneggiando irreparabilmente il paesaggio fin'ora intatto di questa porzione di Appennino, dalla lunga e celebrata storia, valico della strada che da Luni conduceva a Veleia in epoca romana, poi luogo di transito dei pellegrini medioevali sulla Via degli Abati, e teatro di scontri sanguinari durante la repressione nazista.
Una centrale industriale di generazione elettrica sul crinale significa: • alterare per sempre lo skyline delle nostre montagne, facendolo apparire minuscolo e insignificante, cancellando la sua appetibilità turistica; | • ridurre di conseguenza il valore immobiliare di edifici e terreni di tutta l'area tra Compiano, Borgotaro e Bardi, come verificato in tanti luoghi d'Italia dove l'interesse turistico è stato cancellato dalla costruzione di impianti industriali di elettrogenerazione eolica; | • cancellare per sempre un importante luogo della memoria, dando il via alla distruzione dei crinali dopo quella quasi completata del fondovalle Taro; | • allontanare le specie animali di rilevante interesse comunitario che nidificano nell'area, come biancone, astore, falco pecchiaiolo, averla piccola, tottavilla, succiacapre, come verificatosi anche nel vicino impianto del passo della Cappelletta; | • uccidere tramite collisione diretta esemplari dei grandi rapaci veleggiatori che frequentano l'area per nidificare, di quelli che cacciano regolarmente nella zona, come l'aquila reale proveniente da prossime aree di riproduzione, e di quelli che utilizzano il valico durante la migrazione, come il falco di palude nei mesi primaverili, nonchè i pipistrelli in migrazione notturna.
Se siete della nostra stessa opinione circa l'opportunità di distruggere il paesaggio e causare la perdita di valori economici e culturali della montagna, vi preghiamo di scrivere una mail in sostegno della nostra protesta, al comune di Borgo Val di Taro.
Potete copiare il seguente testo:
Oggetto: No all'eolico del Santa Donna || Testo: Pregiatissimo sig. Sindaco, ci appelliamo a Lei perché prenda in considerazione l'opportunità di NON autorizzare la costruzione dell'impianto eolico sul Passo di Santa Donna. Distruggere il paesaggio, porre ostacoli allo sviluppo turistico e causare la perdita di importante biodiversità NON è lo sviluppo che vogliamo per Borgotaro e la sua valle.
Ricordiamo di firmare con nome e cognome e, nel caso vogliate modificare il testo, di mantenersi nel massimo della cortesia e buona educazione.
Indirizzare la mail a sindaco@comune.borgo-val-di-taro.pr.it e per conoscenza a oasighirardi@wwf.it
Ti preghiamo di far girare questo appello e diffonderlo il più ampiamente possibile.
Il futuro della Riserva Naturale dei Ghirardi dipende da TE. Grazie per prendertelo a cuore.
WWF Parma | P.le Rondani, 3/B – 43125 Parma | Tel/fax 0521 287840 | Posta elettronica: parma@wwf.it | Sito Internet: http://www.wwf.it/parma
Lascia anche tu la tua traccia on-line su "Il taccuino del naturalista. Forum sulla biodiversità nel Parmense" >> http://www.naturaparma.net/index.php
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