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La crioconservazione delle cellule staminali cordonali

Creato il 14 gennaio 2015 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

La crioconservazione delle cellule staminali cordonali è un’operazione che segue al processo di analisi e test del sangue del cordone ombelicale prelevato dopo il parto. I test effettuati sul sangue sono molto importanti per verificare la qualità delle staminali in esso contenute, e per procedere alla crioconservazione.

Conservazione cordone ombelicale - Guida
Di: Redazione

Dopo il prelievo del sangue dal cordone ombelicale – che avviene senza alcun pericolo per la mamma o per il bambino per mezzo di un semplice ago – il contenuto del cordone viene inviato ai laboratori di ematologia e di coltura cellulare, per verificare la qualità delle staminali contenute nel sangue prelevato.

Queste operazioni precedono la crioconservazione delle cellule staminali cordonali e sono molto importanti perché prima di procedere con la conservazione delle staminali in specifici bio-contenitori bisogna verificare la qualità del sangue prelevato, ed effettuare test infettivologici.

Una volta effettuate queste analisi, si può dare il via al processo di crioconservazione delle cellule staminali cordonali, che vengono congelate e conservate per un periodo variabile, ma comunque di almeno 20 anni.

Nel processo di crioconservazione, si seguono scrupolosamente tre passaggi:

  1. Il campione viene portato gradualmente a una temperatura di -145° C (circa 70 minuti di tempo) utilizzando azoto gassoso;
  2. Dopo l’attesa di circa 70 minuti, il campione viene prelevato ed inserito nel contenitore per la crioconservazione, ad una temperatura pari a -196°C;
  3. Si procede così all’identificazione del campione con un codice numerico inserito nel contenitore per la conservazione.

La crioconservazione delle cellule staminali cordonali serve per mantenere ad una temperatura adeguata queste importanti cellule, che possono essere utilizzate in qualunque momento ed in caso di necessità, per il trattamento di molte malattie come linfomi, mielomi, e leucemie.

Ecco perché si consiglia la conservazione di queste cellule ed è necessaria una corretta informazione affinché le coppie in attesa di un bebè possano fare una scelta adeguata per il futuro del proprio bambino.


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