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La crisi che aguzza l'ingegno

Creato il 16 settembre 2011 da Robibaga
La crisi aguzza l'ingegno. E per qualcuno può addirittura aprire occasioni nuove, forse addirittura insperate. Come nel caso di Maritza Egas, trentenne di Stezzano (in provincia di Bergamo) a cui le due ore di impiego giornaliero come "donna delle pulizie" non bastavano più. Così, insieme con il marito Daniele e due colleghe, ha realizzato un'idea tanto semplice quanto efficace: stirare in modo professionale con ritiro e consegna a domicilio. «La vera novità - dice Daniele, che nel frattempo ha lasciato il suo vecchio lavoro per buttarsi in questa impresa - è proprio questa e sempre in questa logica è nato il soprannome "Casalinghe disperate". Disperate, infatti erano mia moglie e le sue amiche ormai senza lavoro: ma disperate sono anche tutte quelle persone che, invece, un lavoro ce l'hanno ma spesso non hanno neanche il tempo di portare i propri indumenti in stireria o non amano che una persona estranea entri in casa loro per farlo». Niente a che vedere, dunque, con le protagoniste dell'omonima serie televisiva, in cui le protagoniste non hanno sicuramente molta confidenza con il ferro da stiro. Questa è una storia di tenacia e intuito che per ora ha funzionato a meraviglia. I tempi di consegna del bucato stirato sono ottimi: in due giorni è assicurata e del trasporto si occupa Daniele che, tra l'altro, al momento veste i panni di centralinista, rispondendo ai clienti che chiamano su un cellulare, diventato dalla fine di luglio piuttosto "caldo". Al momento le donne che si occupano di stirare, dai trenta ai cinquant'anni, sono tendenzialmente quattro; ma la situazione è in continua evoluzione. «Noi vogliamo essere trasparenti, a partire dal prezzo: per questo motivo abbiamo deciso che il compenso viene calcolato a peso e non a ore: la durata dello stiro, infatti, è piuttosto opinabile tanto da lasciare molte incertezze e, a volte, anche insoddisfazione, nel cliente. Così, invece, non si scappa: un chilo di biancheria costa 3 euro, ogni camicia 2 euro. Ritiro e consegna, nelle zone limitrofe a Stezzano fino a Bergamo, sono incluse». Quando Daniele si presenta a casa dei clienti porta con sé una bilancia portatile: «Così pesiamo subito tutto e facciamo un preventivo che alla fine non riserva brutte sorprese a nessuno». I risultati intanto stanno arrivando: i primi clienti che si sono rivolti alle "Casalinghe disperate" sono tornati, segno che il lavoro è stato svolto in modo esemplare ma capita sempre più spesso che a richiedere il servizio siano anche persone che hanno un bisogno estemporaneo. Magari un surplus come accade, per esempio, al ritorno dalle vacanze.Buona GiornataRobertoLa crisi che aguzza l'ingegno

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