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La crisi colpisce il turismo: sempre meno vacanze per gli italiani

Creato il 12 febbraio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Le vacanze diminuiscono rispetto al 2012 del 16,4%, Spagna e Francia rappresentano le destinazioni preferite. Gli spostamenti per motivi di lavoro mostrano un calo ancora più marcato, rispettivamente -43% e -47,5%.

Portofino, in Liguria (charterworld.com)

Portofino, in Liguria (charterworld.com)

Nel 2013, i residenti in Italia hanno effettuato 63 milioni e 154mila viaggi con pernottamento, contro i 78 milioni e 703mila dell’anno precedente con una flessione del 19,8%. E’ quanto emerge da un report dell’Istat. Resta stabile la durata media dei viaggi (6,6 notti) sia per quelli di vacanza (7 notti) sia per quelli di lavoro (2,7 notti). Cala, inoltre, il numero medio di viaggi pro-capite (da 1,3 viaggi a 1). Il calo è dovuto anche alla riduzione della quota di persone che mediamente viaggiano in un trimestre (dal 23,2% del 2012 al 20,1% del 2013). Il fenomeno si osserva in tutte le aree del Paese, ma è più marcato tra i residenti nel Nord (-15,6%).

Prosegue il trend negativo, avviato nel 2009, che nel corso del quinquennio ha comportato una perdita di quasi 60 milioni di viaggi (290 milioni di notti). I viaggi per vacanze (91% del totale) diminuiscono rispetto al 2012 del 16,4%. Si riducono soprattutto le vacanze brevi: del 23,4% nel caso dei viaggi (contro il 10,2% delle lunghe) e del 22,4% nel caso delle notti (contro il 13,7%). Spagna e Francia rappresentano le destinazioni preferite: la prima per le vacanze lunghe (13,1%), la seconda per quelle brevi (16,4%). La Germania è il paese più visitato per motivi di affari (24,4%). Tra le mete extra-europee, gli USA sono la preferita (4,6% del totale) soprattutto per i viaggi di lavoro (12,4%).

I viaggi e i pernottamenti per motivi di lavoro mostrano una flessione più forte (rispettivamente -43% e -47,5%) di quella osservata per le vacanze, legata evidentemente anche alle criticità presenti nel mercato del lavoro. Nel periodo estivo, la flessione riguarda le vacanze brevi, sia nel numero di turisti (-35,3%) che nel numero di viaggi (-27,7%). Di contro, restano stabili il numero delle vacanze lunghe e la loro durata media (circa 12 notti). I viaggi con mete italiane (79,8% del totale) mostrano un calo del 19,4% e il numero di viaggi verso l’estero si riduce del 21,1%. Nei paesi dell’Ue diminuiscono soprattutto le vacanze brevi e i viaggi di lavoro (rispettivamente -30,7% e -32,2%). Oltre il territorio europeo a calare sono le vacanze lunghe (-40,3%). Sempre meno i viaggi che prevedono pernottamenti in albergo (-23,9%) e in alloggi privati (-18,5%), soprattutto se in affitto (-29,2%). Diminuiscono anche le vacanze brevi trascorse nelle case di proprietà (-28,6%) o messe a disposizione gratuitamente da parenti o amici (-21,2%). L’auto si conferma il mezzo di trasporto più utilizzato per viaggiare (61,4% dei viaggi), nonostante il calo del 18,5%; diminuiscono anche i viaggi in aereo (-27,4%), mentre rimangono stabili quelli in treno.

Da segnalare, poi, che nel 2013 si è verificato nel Belpaese uno storico sorpasso della presenza di turisti stranieri rispetto agli italiani che sono stati costretti a rimanere a casa per colpa della crisi. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi dieci dell’anno in occasione dell’apertura della Borsa Internazionale del Turismo (Bit) che si svolge dal 13 al 15 febbraio. “Il sorpasso – sottolinea la Coldiretti – è stato determinato dal crollo delle presenze di turisti italiani che sono calate dell’8,3% mentre quelle degli stranieri sono rimaste pressoché stabili con una leggera flessione dello 0,3 %”. Il risultato è che – precisa la Coldiretti - le presenze di turisti stranieri sono salite in percentuale al 50,1% come non accadeva dal 1958 ovvero dall’anno in cui l’Istat ha iniziato a rilevare anche la componente turistica extra-alberghiera.

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