Chissà come mai la gente non appassiona più ad ascoltare Bersani, Alfano, Orfini, e compagnia contando?
Assuefazione da talk, oppure la gente non ha più nemmeno voglia di ascoltare cosa dicono i nostri politici?
Un po' tutti e due: possono anche essere cambiati certi volti televisivi (la rottamatrice Serracchiani che si trasforma in restauratrice delle larghe intese), ma la sostanza è che non sono più credibili.
Non si seguono i talk perché da lì non arriveranno più risposte concrete sui problemi delle persone.
Risposte che non possono certo fermarsi agli 80 euro.
O alla presunta riforma del Senato dei non eletti ma nominati.
O alla riforma sulla corruzione .. ops: quella è stata stoppata. Non piaceva a B.
Mentre è stata ripresentata la norma sulla responsabilità civile dei magistrati. Quella sì che piaceva a B.
Tutte riforme che non renderanno più semplice a Marta trovare un lavoro, che le dia garanzie di stabilità, che la tutelerà nei momenti difficili della vita.
Si farà anche la grande riforma del lavoro che tanto piace ai grandi gruppi, a Brunetta e a Marchionne. Noti benefattori del paese.
Anche questa fatta andando a prendere a schiaffi chi si oppone, chi critica.
Tra questi si aggiungerà anche Michele Santoro e il suo Servizio pubblico: "Solo chiacchiere e distintivo". Ogni riferimento a persone esistenti non è casuale.
“Solo chiacchiere e distintivo?”, è questo il titolo della puntata di Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro che torna in onda domani sera, giovedì 25 settembre, alle 21.10 su La7. Con Santoro ci saranno, con diverse novità, Marco Travaglio, Vauro e Gianni Dragoni. Tra gli ospiti della prima puntata, Sabina Guzzanti, lo scrittore Gianrico Carofiglio, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Viviana Beccalossi di Fratelli d’Italia ed Alessandro Sallusti. Nei reportage, di Sandro Ruotolo, Luca Bertazzoni e Dina Lauricella, un viaggio da Nord a Sud, nella sicurezza degli italiani. Dai furti nelle case che hanno scosso la tranquilla Brianza – dove un marito ed un padre può morire, a casa sua, per sventare un furto d’auto – a Napoli, una città che ancora piange la morte del 17enne Davide Bifolco, e dove niente sembra essere cambiato al quartiere Traiano, con i ragazzi di 13 anni che continuano a girare senza casco, patente e assicurazione.A proposito di cambiamento: non male vedere Schettino in cattedra e il capitano De Falco chiuso in un ufficio a passar carte.