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La crisi di mezza età è un mito

Creato il 22 febbraio 2011 da Zonwu
crisi di mezza etàLa crisi di mezza età? Un mito, sostengono gli psicologi. Ad oggi, non c'è nulla che indichi che la mezza età, come viene spesso definita la fase tra i 35 e i 65 anni, provochi una crisi nelle persone che la vivono.
Tra l'altro, l'idea di mezza età è puramente occidentale. In alcune culture non esiste nemmeno il concetto di mezza età, e di conseguenza non esiste alcuna crisi.
"E' un buon concetto per romanzi e film, ma non è molto accurato" dice la psicologa Margia Lachman della Brandeis University. "Non c'è alcun periodo specifico della vita che predisponga ad una crisi" aggiunge Alexandra Freund, ricercatrice dell'Università di Zurigo.
"Ci possono essere periodi in cui le cose appaiono problematiche, un disordine profondo nella propria vita" continua la Lachman. "Le persone sperimentano questi periodi di crisi, ma non sono per nulla legati all'età".
Stando a quanto dicono gli epidemiologi, non c'è alcun aumento degli eventi negativi durante la mezza età. E stando a quanto dicono gli psicologi, una libido rivitalizzata e la passione per le auto sportive e le follie giovanili, sintomi che alcuni giudicano tipici della crisi di mezza età, sono un puro e semplice mito nato da un'errata interpretazione della vita degli adulti.
Uno dei concetti più fraintesi è il fatto che la crisi di mezza età sopraggiunga quando una persona si rende conto di aver abbandonato passioni e obiettivi dell'infanzia, di essersi "arresa" alla quotidianità.
Ma spesso non viene considerato che la personalità di un adulto è relativamente più stabile di quella di un adolescente, e che gli obiettivi e le priorità della gioventù sono probabilmente differenti in un adulto. Differenti, però, non vuol dire sbagliati o deludenti, ma soltanto un modo diverso di vedere la vita e di sentirsi appagati.
Durante il periodo che viene definito mezza età, le persone si trovano a vivere in una nicchia composta da persone più giovani e più vecchie di loro, il che consente di sviluppare un concetto molto più profondo della vita rispetto al periodo adolescenziale.
"Le persone di mezza età non sono più guidati, ma sono diventati coloro che guidano" dice Bernice Neugarten nel suo libro "The Middle Years". E' un'età caratterizzata da un controllo estremamente superiore sulle loro vite rispetto ad altri periodi.
La preoccupazione maggiore durante la mezza età non è la noia o il sentirsi in crisi, ma la sensazione di non riuscire a fare tutto ciò che si deve. "Durante la mezza età, si vive il proprio massimo. Si è riusciti ad ottenere molto nel lavoro, i figli sono cresciuti, si è in salute e si hanno più risorse di quando si era studenti" dice Freund. "Non c'è molta mortalità nella propria nicchia sociale. Si sa dove si sta andando e non ci si mette più in discussione ogni volta".
Non che la mezza età sia priva di preoccupazioni: menopausa, andropausa, i figli che diventano adulti e lasciano casa, la morte dei genitori, sono tutte fonti di stress che possono influenzare la vita di un individuo adulto. Ma non tutti vedono queste cose come eventi negativi: la menopausa può ad esempio sfociare in una nuova e ricca vita di intimità con il proprio partner.
Da dove ha origine il mito della crisi di mezza età? Negli anni '60, lo psicologo Elliot Jaques coniò il termine "crisi di mezza età" dopo uno studio su pazienti e artisti che attraversavano un periodo di depressione dovuto all'invecchiamento.
Ma come sottolineano Freund e Lachman, ci sono molte più persone che non sperimentano alcuna crisi, e il campione esaminato da Jaques non è molto rappresentativo della popolazione media. "Gli artisti sono noti per drammatizzare le loro vite; è quasi il loro lavoro".
La crisi di mezza età pare quindi essere un mito amplificato dai media e dall'errata interpretazione dell'invecchiamento. Il fatto di avere 40 o 50 anni, insomma, non significa che siate autorizzati a comportarvi come Kevin Spacey in American Beauty.
The Midlife Crisis Is a Total Myth

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