Secondo una analisi resa pubblica dalla Banca d’Italia il 5% delle famiglie italiane, per via della crisi che avvolge il nostro paese, non riesce più a pagare le rate del mutuo contratto con la banca e dunque è insolvente. Un dato molto alto, anche se qualcuno sembra risentirne un pò meno come Modena e provincia.
Difficile ottenere dati dalle banche che però hanno rinegoziato , allungando in sostanza il rapporto con il contraente, il mutuo e in alcuni casi lo hanno sospeso. A Modena e provincia sono stati 492 i casi di sospensione del mutuo accolti per lavoratori in cassa integrazione straordinaria attuato dalle filiali degli otto maggiori istituti bancari che operano qui.
Si tratta, per la maggioranza dei casi, di famiglie in cui o lavorava il solo capofamiglia oppure dove lavoravano in due, ma entrambi hanno poi perduto il posto di lavoro. Oltre a questi, sempre grazie a un accordo del 26 febbraio 2009 attuato dalla Provincia, tra marzo 2009 e il marzo di quest’anno 1000 lavoratori, per un totale di 5 milioni di euro, hanno beneficiato della cassa integrazione straordinaria per le aziende in crisi di liquidità.
L’operazione è stata poi ripetuta dal marzo al settembre scorsi per altre 1200 persone per un totale di 6 milioni di euro. A livello nazionale, secondo lo studio della Banca d’Italia e le associazioni dei consumatori, sono almeno 500mila le famiglie in difficoltà e 350mila rischiano di dover restituire la casa alla banca.
“La situazione modenese – spiega Giuliano Lugli, 51 anni, neo capo area di Modena alla Bper, istituto in cui lavora dal 1978 – non è così grave: dal mio osservatorio posso dire che le famiglie modenesi fanno di tutto per onorare il mutuo e il numero di insolventi non è alto. La crisi la sentono tutti, ma a Modena l’economia è diversificata, mentre più problemi ci sono ad esempio a Sassuolo perché là c’è meno diversificazione economica. Il livello di ricchezza resta comunque buono, anche se di mutui ne abbiamo rinegoziati tanti: le nostre filiali allungano la scadenza, se ci sono rate in mora vengono riassorbite a interessi normali e non si aggiungono spese per il cliente. La Bper è serena se le famiglie sono serene”