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La crisi in PORTOGALLO.

Da Roxioni
La crisi in PORTOGALLO.Nel Paese lusitano il 2011 comincerà con una raffica di aumenti che supereranno in ogni caso l'inflazione prevista. Ecco un elenco dei prezzi e tariffe (accompagnati da tagli) che il Portogallo dovrà applicare per fronteggiare una crisi in procinto di esplodere. - Aumenterà l'Iva sulle nuove immatricolazioni, che passerà dal 21 al 23%. - I prezzi della benzina raggiungeranno dei records impensabili, visti il prezzo che ha raggiunto il petrolio in questi giorni. Aumenteranno taxi ed autostrade sia per le tariffe che per l'imposta di riferimento. - Aumenteranno anche treni e metrò (quest'ultima il biglietto passerà da 0,90 ad 1,5 euro). Inoltre ci sarà il congelamento delle pensioni per tutto il 2011, meno soldi per l'indennità di disoccupazione, riduzione degli assegni familiari, riorganizzazione della rete scolastica con riduzione e tagli dal Ministero in poi, ecc..ecc.. l'elenco è ancora lungo. Tutto questo mentre la Bolsa de Lisbona ha chiuso il 2010 con una delle peggiori performances di tutto il mondo, causa la sfiducia degli investitori sulla capacità del governo portoghese, nell'onorare il pagamento del suo debito. Lisbona è stata la piazza particolarmente penalizzata, sopratutto dalle cattive prestazioni del settore bancario. Dopo i guadagni registrati nel 2009, le banche portoghesi hanno subito quest'anno pesanti perdite, vista l'impennata dei tassi d'interesse richiesti per il Portogallo, che ha chiuso l'accesso delle banche ai mercati internazionali per il proprio finanziamento. Insomma gente...se queste sono le problematiche che la macanza di credibilità comporta sull'insolvenza del debito pubblico, c'è di che preoccuparsi. (source Jornal de Negòcios)
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