Basta seguire le notizie di Borsa e constatare gli utili netti, a tasse pagate, che restano alle grandi società quotate nei mercati azionari. Basta leggere il listino sulla stampa specializzata o anche sui giornali locali, quelli che poi parlano della crisi economica, delle imprese che si lamentano, dell’aumento dei poveri, dei cassintegrati, dei disoccupati, dei giovani senza lavoro. Ieri il Corriere della Sera dava una notizia curiosa: 20 milioni di inglesi guadagnano quanto cinque loro concittadini. Si è sempre chiamata disuguaglianza e c’è sempre stato qualcuno che l’ha combattuta. Oggi vince la rassegnazione? Ecco due notizie di Borsa che non fanno stupire nessuno. Purtroppo.
Banca Fideuram, gruppo Intesa Sanpaolo, ha chiuso l´esercizio 2013 con un utile netto record di 313,1 milioni di euro, il 52,5% in più rispetto al dato 2012 (205,3 milioni). Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Tier 1 ratio e il Total Capital ratio sono risultati rispettivamente pari a 19,1% e 19,4%. Il Cda ha deliberato di proporre all´assemblea la distribuzione di un dividendo unitario di 0,201 euro (0,163 euro nel 2012) per un importo complessivo di 197 milioni.
Un altro esempio riguarda Finmeccanica
“Dopo le significative perdite dell´ultimo biennio”, l´esercizio 2013 di Finmeccanica si è chiuso con un risultato netto positivo per 74 milioni di euro. Lo ha annunciato la società in una nota. Segno meno per l´Ebitda, passato da 1.006 a 949 milioni “a causa del peggiore andamento di AnsaldoBreda e al persistere di difficoltà in alcune aree di Selex ES”.
In riduzione anche il fatturato, sceso da 16,5 a 16 miliardi di euro “per effetto della contrazione dei budget della Difesa sia in Europa che negli Usa”. Bene invece gli ordini, saliti da 15,9 a 17,6 miliardi di euro che hanno portato il portafoglio a 42,7 miliardi (da 44,9). L´indebitamento di gruppo si è attestato a 3.316 milioni di euro, dai 3.382 milioni di euro di fine 2012.
Fonte: Finanza.com per entrambe le notizie
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