La crisi non fa sconti. Chiude il “Corriere del giorno”

Un pezzo di storia tarantina che se ne va. Il “Corriere del giorno”, dal prossimo 9 gennaio, non sarà più in edicola.

La sentenza è giunta ieri quando il commissario liquidatore della “Cooperativa 19 luglio”, la società che edita il quotidiano, ha deciso di chiudere tutto, avviando le procedure per il licenziamento di 25 persone, tra giornalisti e poligrafici.
Diffusasi la notizia, è immediatamente scattata la mobilitazione a sostegno del quotidiano da parte di cittadini, politici e giornalisti di altre testate, scandalizzati e probabilmente anche spaventati da una vertenza che, se non si dovesse trovare soluzione, metterà la parola fine a un quotidiano che ha dato voce a Taranto e provincia per quasi 70 anni, dal 1947 per l’esattezza.

Contro la procedura del liquidatore, nominato dal ministero dell’Economia, il direttore della testata, Luisa Campatelli, ha annunciato le sue dimissioni con un fondo nella prima pagina del giornale, spiegando ai lettori i motivi della sua decisione.

Tra le tante voci a difesa del Corgiorno anche l’Associazione della Stampa di Puglia: “La pur pesante situazione debitoria accumulata dalla cooperativa che dal 1947 edita il quotidiano – si legge in una nota – non può giustificare la fine di una straordinaria avventura umana e professionale. Siamo convinti che il Corriere del Giorno possa intraprendere un percorso di risanamento che segni un nuovo inizio, caratterizzato da una gestione più snella ed efficiente, salvaguardando i livelli occupazionali. Il Corriere del Giorno è un pezzo della storia di Taranto e della Puglia. Una storia che non può finire sepolta sotto i colpi della crisi”.

Gli fa eco Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale della Puglia, che in risposta a ciò intende accelerare i tempi sulla nuova legge sull’editoria: “La notizia della chiusura del Corriere del Giorno è dolorosissima. Con la scomparsa del quotidiano tarantino la nostra regione arretra, diventa più opaca. È difficile accettare di perdere una voce in un momento così drammatico per la città e nel contesto di una crisi economica tanto pesante. L’esigenza di salvare posti di lavoro spinge ad accelerare le procedure perla proposta di legge sull’editoria, per difendere l’occupazione, sostenere l’informazione e con questa la democrazia e il pluralismo. L’iniziativa legislativa attende la copertura finanziaria, prima di avviare il percorso nelle commissioni e giungere in Aula per l’approvazione”.

Il “Corriere del giorno” è stato fondato nel 1947 da Egidio Stagno, Luigi Ferrajolo, Giovanni Acquaviva e Franco de Gennaro. Dal 1985 la testata è edita dalla Cooperativa “19 Luglio”, formata dai 18 giornalisti che sono anche soci e editori. E se occorreva far quadrato attorno al Corriere del giorno, ciò sta accadendo, quanto meno nell’immediatezza della vicinanza e nella volontà ampiamente palesata di cercare e trovare una soluzione. Affinché si possa salvare e mantenere in vita il quotidiano di Taranto e dei tarantini, impedendo che questa crisi possa dire la sua, per l’ennesima volta, sull’aspetto culturale di una città.

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