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La crittografia del dio Egizio Amun in Sardegna

Creato il 08 gennaio 2012 da Zfrantziscu
di Atropa Belladonnaalla memoria di Raimondo Carta Raspi
Because Amun means "the hidden one," his name is often written with special cryptograms that "hide" the reading of his name. This cryptographic writing is based on an acrophonic principle, where the three phonetic values needed to write 'Amun' (j + m + n) are taken from the initial sound of otherwise unrelated words”.
Leggendo il bell'articolo di Guirguis & Piga sugli scarabei di recente rinvenuti a Monte Sirai (3), mi ha colpito una frase in particolare, riguardante tre geroglifici posizionati nella parte superiore dello scarabeo MSN07-1571 (Figura 1a): “Il prenome del faraone Thutmosi III (N.d.R., Mn-khpr-Ra) appare dunque enormemente diffuso tra il Levante e l'estremo Occidente atlantico soprattutto a partire dal I millennio a.C. nonché, ovviamente, in Egitto da epoca anteriore. La fortuna di cui godette l’appellativo Mn-khpr-Ra è certamente connessa da un lato alla combinazione dei segni costituenti il quarto dei cinque titoli del protocollo reale (dai quali si ottiene il criptogramma acrofonico con valore fonetico Jmn-Ra = Amon-Ra), dall'altro lato al grande prestigio del faraone Thutmosi III”. L’ ovviamente riguarda, ovviamente, il fatto che il regno di Thuthmosis III, della XVIII dinastia, data 1479–1425 a.C. Ed io, ovviamente, di questa crittografia ne dovevo e volevo sapere di più. [sighi a lèghere] 

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