Noi speravamo vivamente di no ma purtroppo è arrivata pure la terza puntata dopo questi tre recenti avvenimenti (qui, qui e qui)
C’è una proposta di legge, la legge Tarzia che vuole affidare i consultori laziali a mani private (lo stesso sta accadendo pure in Sicilia). Con questa proposta si vuole cancellare l’istituzione dei consultori, intesi come strutture sanitarie laiche e accoglienti, nei confronti di qualunque scelta. Secondo questa proposta, i servizi verranno affidati a movimenti pro-life, antiabortisti e mediatori familiari (non si sa chi siano ma molte associazioni femminili sospettano cio sia llo zampino della lobby dei padri separati sostenitori della Pas o associazioni anti-divorziste).
La proposta di legge nota anche come Proposta Tarzia, non consentirà più che i consultori siano luoghi adibiti alla tutela della salute femminile, ma istituzioni “volte a promuovere la famiglia (con principi anti-divorzisti) ed i valori etici.”
Neppure un riferimento a programmi di informazione e prevenzione rispetto alla salute femminile e alla contraccezione, i “nuovi” consultori diverrebbero in realtà spazi volti a limitare la libertà di scelta delle donne, in senso anti-abortista assegnando perfino un assegno a chi non abortisce (non per scelta ma viene portata a non farlo) .
Viene messa in discussione la legge 194, convertendo i consultori a centri per “tutela della vita del figlio concepito”, prevede la presenza di “associazioni familiari e organizzazioni che promuovono la stabilità familiari”, consentendo l’accesso a volontari e l’istituzione di “comitati bioetici”.
Questa è l’ennesima legge che mette in discussione i diritti delle donne e le conquiste che abbiamo fatto negli ultimi sessantanni.Per chi non sapesse cosa sia un consultorio ve ne accenno qualcosa con la sua storia e le sue funzioni:
Il Consultorio familiare è stato istituito con la Legge 405 del 29 luglio 1975 e ha lo scopo di sostenere la famiglia o al singolo (spesso pazienti donne) E’ un servizio regionale, alla quale compete l’organizzazione finanziaria e gestionale. Assieme alle ASL appartiene quindi al Servizio sanitario nazionale pubblico.
Questo pezzo vi farà capire perchè queste strutture sono così importanti per la salute delle donne:
Il consultorio assume anche un ruolo centrale nella tutela della maternità e dell’aborto volontario. La Legge del 22 maggio 1978, n. 194 affida ad essi essi, l’assistenza della donna in stato di gravidanza:
Queste altre funzioni sono state istituite con la legge Legge del 19 febbraio 2004, n. 40 :
Inoltre sono strutture apposite per il sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza.
Limitare queste funzioni significa impedire che la donna venga tutelata come individuo singolo e non come membro di una famiglia concepita in termini patriarcali, dove essa ha solo funzione di moglie e madre, come vorrebbero i consultori cattolicizzati.
Ecco perchè non possiamo permettere che mettano le mani sui nostri consultori, perchè significa limitare le scelte, la dignità e la salute femminile.
Stiamo assistendo da parte della politica ad una cancellazione dei diritti femminili (perfino quelli della salute e della libertà, diritti fondamentali) acquisiti grazie alle nostre faticose lotte, rendendoci ancora più invisibili nello stesso contesto dove gli unici ruoli vincenti pare siano quelli della Velina e del corpo di servizio. Ci credo che poi l’italia non fa altro che scendere ripidamente nelle statistiche del Gender Gap. Mi chiedo dove andremo a finire!
Qui la petizione per dire no alla legge Tarzia.Firmate