Il film di Sabina Guzzanti al Filmfest München 2010
Il programma del Filmfest München 2010 presenta tra le diverse pellicole internazionali anche il film documentario di Sabrina Guzzanti “
Draquila, l’Italia che trema”, che ha riscosso al festival di Cannes un notevole successo, riportando alla ribalta un tema umanamente ma soprattutto politicamente duro.
Si tratta di una “cronaca delle ‘cose nostre’ e della politica dei fattacci che hanno compromesso il futuro dell’Aquila e della sua gente”.
La Guzzanti racconta in questo film documentario a 360° tutto ciò che è ruotato e ruota tutt’ora sul catastrofico ‘grande evento’, partendo da Silvio Berlusconi. Riprendendo le redini di Viva Zapatero, la regista torna a puntare il dito contro il Presidente del Consiglio e i suoi uomini più fedeli e vicini. Alternando interviste ad immagini di repertorio, la Guzzanti porta lo spettatore nel centro storico dell’Aquila, distrutto ed inagibile da 13 mesi, militarizzato ed off limits per gli stessi abitanti del posto, emozionando e lasciando sgomenti, per quando duro, crudo e terribilmente reale è tutto ciò che viene mostrato.
Sabina Guzzanti, figlia del giornalista Paolo Guzzanti, e‘ presente nel mondo dello spettacolo e della televisione dalla fine degli anni ‘80: “L’araba fenice” “La Tv delle ragazze”, “Avanzi”, “Tunnel”, “Pippo Chennedy Show”, “La posta del cuore”, dove interpreta una galleria di personaggi che la rendono famosa presso i telespettatori italiani. Nel 1988 appare per la prima volta sul grande schermo nei film “I ragazzi di Via Panisperna” di Gianni Amelio e “I cammelli” di Giuseppe Bertolucci. Nel 1998 passa dietro la macchina da presa e gira il cortometraggio “Donna selvaggia” cui segue nel 2002 il suo primo lungometraggio “Bimba”. Nel 2005 ” Viva Zapatero”, il documentario sulla censura e la libertà di informazione satirica in Italia – da lei scritto, diretto, interpretato e prodotto – ottiene 15 minuti di applausi alla Mostra del cinema di Venezia.
Cosa dice la critica: “Una citta fantasma per il fantasma di un regime. Morbido, suadente, non dichiarato, ma regime. È la tesi di Sabina Guzzanti in ‘Draquila’, film-inchiesta che non fa satira ma guarda, ascolta, interroga e si interroga. Scoprendo che il post-terremoto a L’Aquila, come abbiamo gia scritto martedì, e assai diverso dalla verita ufficiale. Gli ingredienti vengono dallo scandalo della Protezione Civile (‘braccio armato del governo’). Si chiamano speculazione, corruzione, autoritarismo, propaganda, uso all’affaristico e strumentale della politica. Il tutto reso dolorosamente concreto e presente dalle testimonianze vissute dei tanti aquilani che non hanno gridato al Miracolo. Le grandi linee insomma sono in buona parte note. La novita e il surplus di emozioni e informazioni offerto da questa inchiesta alla Michael Moore che demolisce le false certezze a colpi di domande. (…) La Guzzanti ha passato un anno a L’Aquila, girando 700 ore di materiali. Per questo si esce dal film con la testa piena di facce, di storie, di dati. E di dubbi. Da cui sara difficile liberarsi.” (Fabio Ferzetti, ‘Messaggero’, 07/05/2010)
Si raccomanda di verificare orari e prezzi sul sito ufficiale
http://www.filmfest-muenchen.de/dc/ffm_de/filmabc/detail.asp?FilmID=4065