Salute, alimentazione e stile di vita sono i temi che le autrici Luciana Baroni (medico chirurgo, specialista in Neurologia, Geriatria e Gerontologia) ed Emanuela Barbero (vegana ideatrice di www.vegan3000.info) trattano nel bel librone La Cucina Diet_Etica.
Oltre alle 230 ricette vegan, qui sono spiegate le motivazioni che spingono le autrici a divulgare uno stile di vita sano legato a un’alimentazione vegana, ovvero di origine esclusivamente vegetale.
La nostra salute è influenzata principalmente dalle scelte alimentari, oltre che dalle abitudini di vita, dall’ambiente circostante e dai progressi della medicina.
Le malattie dell’abbondanza che caratterizzano la civiltà occidentale odierna, come l’arteriosclerosi, i cancri, l’obesità, il diabete, l’ipertensione e l’osteoporosi si possono contrastare e limitare con una dieta ricca di fibre, carboidrati complessi, proteine vegetali e vitamine e povera di grassi saturi e colesterolo.
L’alimentazione dei paesi ricchi, di cui è complice la rivoluzione industriale, che ha trasformato anche il cibo in un prodotto commerciale, è dettata da diversi livelli di consapevolezza: quanto più si sa cosa si assume quando si mangia, tanto migliore sarà la scelta della via alimentare da percorrere.
Inutile elencare le numerose motivazioni per cui una dieta vegana può evitare la violenza a tavola, poiché tendenzialmente i discorsi sull’amore per gli animali possono incontrare più o meno voci contrastanti. Non è l’amore per gli animali che deve spingerci a rispettare la loro vita, né soltanto l’importanza della nostra salute. Infatti non è perché gli animali (o le minoranze etniche o i bambini, ad esempio) siano “simpatici o carini” che li si deve difendere, ma per il diritto alla vita e al benessere di cui tutti dovremmo godere e che non dovrebbe escludere nessuno. `Solo perché i più forti hanno il potere di fare della vita degli altri ciò che voglio, non vuol dire che ne abbiano il diritto`.
Ma sto divagando.
In questo libro le ricette elencate possono soddisfare tutti i gusti, e l’ampia descrizione dell’importanza di conoscere ciò che si mangia, può aiutare non dico a cambiare il mondo, ma a cambiare la testa di chi legge e che pensa già di sapere ciò che è meglio per sé.
A chi non può fare a meno della carne e del pesce, allora dico: proviamo tutti a decentrarci per una volta dalla nostra unica ricerca del piacere (discutibile) a tavola, e cerchiamo di comprendere ciò che è davvero meglio per noi e di conseguenza per l’intero pianeta, dal punto di vista della nutrizione, della consapevolezza, dell’essere parte di un sistema molto complesso che va oltre le mura della propria casa, poiché, anche se a volte non sembra, noi e il pianeta, noi e il più piccolo insetto, noi e il più piccolo corso d’acqua sotterraneo, noi e il vento e le nuvole, siamo strettamente connessi, e rendersene conto non può che essere un passo avanti positivo non solo per sé.
Mi permetto infine di citare Armstrong con la frase That’s one small step for man, one giant leap for mankind, quando una persona su mille scopre che la vita vegana o vegetariana è la scelta più sana e umana che si possa fare.
Buona lettura e bon appetit!