TRE SEMPLICI REGOLE
Prima regola, insalivare. Seconda regola, la cottura dei cereali. Terza regola, evitare qualunque tipo di zucchero.
La lezione aperta di cucina vegetale e integrale tenuta venerdì 27 febbraio dal dott. Roberto Marrocchesi, esperto italiano di macrobiotica e nutrizione fisiologica, ha posto l’accento in modo particolare su alcuni punti di forza della cucina tradizionale italiana e delle sue consuetudini innate.
La serata, aperta al pubblico via web e in partecipazione dal vivo, era infatti la conclusione di un ciclo di lezioni all’interno del Life Style Seminar, il percorso di formazione permanente promosso da Be4eat, tenute dal docente di macrobiotica italiana sull’importanza dello svezzamento e delle prime pappe del bambino in vista della sua salute futura.
Verdure saltate, pappette di riso, creme ai cereali e dolci salutari sono solo alcune delle diverse pietanze presentate dal dott. Marrocchesi per spiegare al pubblico alcuni dei concetti fondamentali intorno al quale deve necessariamente ruotare una corretta alimentazione vegetale e integrale del bambino nei primi anni di vita.
Prima di tutto l’insalivazione.
“Il gesto che comunemente fanno le madri di portarsi alla bocca il cucchiaino ricolmo di pappa prima di porgerlo al bambino è una componente istintuale di estrema importanza- ha evidenziato Marocchesi-. Così facendo infatti la saliva della mamma, ricca di enzimi digestivi, passa al bambino che alle prime armi con un alimento differente dal latte materno ha tutto da costruire e creare.” Al bando dunque mode salutistiche e paure infondate di contagiare il nostro bambino con virus o quant’altro con questo semplice gesto naturale e che riprende, ha sottolineato Marrocchesi, “una pratica abituale delle mamme di tutte le culture e tradizioni. Il momento di svezzamento è particolarmente importante per la salute futura di nostro figlio. Utilizziamo quindi tutti gli strumenti di cui madre natura ci ha forniti per accompagnare il nostro cucciolo al passaggio successivo”.
Seconda regola, la cottura dei cereali.
“Lo svezzamento del bambino in una dieta vegetale e integrale deve essere a base di cereali, inizialmente senza glutine come il riso o il miglio- ha spiegato Marrocchesi-. La cottura del cereale tuttavia è di estrema importanza. Il bambino non ha denti e quindi non mastica. Occorre quindi lavorare al meglio il cereale proposto con una cottura lunga e un lungo ammollo precedente, soprattutto i cereali più amidacei che necessiterebbero di una lenta masticazione che al bambino non è proponibile. Ricordiamo sempre infatti che la masticazione è il vero e principale farmaco per la nostra salute. In mancanza di questa occorre porre dei rimedi al cibo proposto. ll rapporto di acqua e cereale nella preparazione della pappa deve essere 1-10 (dunque 1 porzione di cereale e 10 di acqua) per la cottura del latte vegetale (ad esempio latte di riso),1-5 per la cottura della pappa.”
La terza regola, forse ancora più importante, lo zucchero.
“Bandite lo zucchero, qualunque esso sia, dal miele allo sciroppo d’agave. Lo zucchero è infatti l’unica vera droga legalizzata cui troppo presto abituiamo i bambini creando in loro vere e proprie dipendenze. Il dolce è il gusto più ricercato dai piccoli perché dolce è il latte di mamma. Ma abituiamo a ricercare il dolce nei cereali e nelle verdure. Il miele così come lo sciroppo d’agave sono fruttosio puro, tra l’altro raffinato il secondo, che vanno diritti al fegato intossicandolo. Abituateli a non utilizzare alcun tipi di dolcificante, se non solo occasionalmente. E soprattutto lasciateli liberi da una dipendenza un domani difficile da estirpare”.
La frutta fresca o quella essiccata devono dunque diventare la vera fonte di dolcezza per i nostri bambini. Così come le verdure e i legumi più dolci come la zucca o i piselli. Attenzione particolare a non abbinare in fase di svezzamento il cereale con la frutta subito dopo perché acidifica. E attenzione ai condimenti: da preferire su tutti l’olio di oliva extravergine e l’olio di sesamo.
In caso di malattie, buono utilizzare il kuzu e le prugne di Umeboshi entrambi attivi a livello intestinale. Attenzione però all’età del bambino.