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La cultura ritorna a Kabul

Creato il 07 febbraio 2012 da Simone D'Angelo @SimonDangel
La cultura ritorna a Kabul

Ritornano in Afghanistan antiche statue preislamiche trafugate durante la guerra civile

La Germania ha restituito all’Afghanistan otto statue del II secolo dopo Cristo, che erano state trafugate durante la guerra civile afghana negli anni Novanta. Si tratta di otto figurine alte circa 30 centimetri in terracotta, testimonianza della cultura preislamica del Paese. Le statuine rappresentano uomini che rendono omaggio al Buddha sul suo trono nell’antico regno di Gandhara.

«È un miracolo, sono ottimista che in futuro avremo indietro altre opere d’arte», ha detto Omara Khan Masoudi, direttore del Museo Nazionale dell’Afghanistan, che ospitava le figurine prima che fossero rubate. Durante la guerra sono spariti dai musei di Kabul circa 70mila pezzi, la maggior parte dei quali venduti al mercato nero delle opere d’arte. Masoudi, il cui museo è stato pesantemente bombardato durante la guerra, sta lavorando per farli tornare in patria.

Grazie ad un accordo stipulato tra il governo di Kabul, l’Unesco e l’Interpol, più di 8mila reperti sono stati riportati in Afghanistan dal 2007, tra cui un Buddha ligneo del V secolo.

Lo sforzo della comunità internazionale affinchè il tormentato stato centroasiatico ritrovi le sue radici continua. Dieci milioni di dollari sono arrivati a Kabul, la metà dagli Stati Uniti, per la costruzione di un nuovo museo che sarà costruito accanto al vecchio, con sistemi di sicurezza e climatizzazione all’avanguardia.

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