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La cumbia di chi cambia ( canzoni di fiori, botti e compassi )

Creato il 20 febbraio 2012 da Tnepd

Il Festival di Sanremo, e i grandi festival mediatici in genere, sono sempre un' ottima occasione per intravvedere, attraverso i messaggi di presentatori, ospiti e canzoni, il grande lavorìo di costruzione del nuovo Immaginario Collettivo che gli "architetti sociali" stanno preparando affinche noi lo introiettiamo e realizziamo. Questo lo aveva già capito a modo suo molti anni fa anche mia zia, che quando ci si riuniva tutti in casa sua per vedere la finale ( allora fortunatamente la kermesse televisiva durava solo due serate ) diceva: "scùltum bèn quel che i dise a Sanremo, che dopu al sucèd sempar" ( ascoltiamo bene quello che dicono a Sanremo, che poi va sempre a finire che si avvera ).
E se questo è sempre accaduto ( serve ricordare l' ultima performance festivaliera di Benigni al grido di "Berlusconi, fòra dai ball" ? ), a maggior ragione dobbiamo prestargli attenzione in questa fase foriera di ampi stravolgimenti sociali.


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