Hai voglia a dire che fa tanto “virile”, ma la “pelata”, la “voglia di ginocchio” sulla testa non piace proprio a nessuno! E anche se la moda delle “teste rasate” ha preso il sopravvento sui “capelloni” ci sono ancora milioni di uomini che vivono davvero male la caduta dei capelli. E chi non se la sente di ostentare ed esibire in pubblico la propria calvizie con spavalda disinvoltura, ma vive la propria penuria di capelli come un complesso o peggio ancora come una drammatica menomazione, cerca riparo sotto una moquette di capelli posticci, i terribili tupè anni trenta, sotto stravaganti copricapo o magari ricorre addirittura al bisturi del chirurgo plastico per farsi trapiantare laddove non cresce più nulla un po’ di… pelo superfluo! Ma da oggi sembra proprio che la calvizie, vero e proprio incubo dei calvi che non si rassegnano ad una sì grave perdita, abbia le ore contate! La soluzione del problema è stata già ribattezzata come "la cura del vampiro" e consiste nella somministrazione di iniezioni di plasma arricchito di piastrine e derivato dal sangue prelevato agli stessi pazienti, che porterebbe alla ricrescita dei capelli. La conferma arriva da uno studio italo-israeliano pubblicato sul British Journal of Dermatology. Il metodo consiste nel prelevare il sangue del paziente e trattarlo quindi in laboratorio, per derivarne plasma arricchito di piastrine (Prp). Il plasma così ottenuto viene quindi re-iniettato al soggetto direttamente sul cuoio capelluto.
Secondo la International Hair Research Foundatione dell’Universita' di Brescia, la soluzione di plasma Prp stimolerebbe nuove cellule staminali sotto la cute, facilitando la ricrescita dei capelli. Lo studio è stato condotto su 45 volontari affetti da alopecia areata (che colpisce in media il 2% della popolazione, incluse donne e bambini, e contro cui non sono disponibili ad oggi trattamenti curativi o preventivi): divisi in tre gruppi, a ogni volontario è stata iniettata sulla metà del cuoio capelluto la soluzione Prp o, in alternativa, un altro trattamento o una soluzione placebo. Eseguiti tre trattamenti nell'arco di 12 mesi, i ricercatori hanno così potuto osservare che i soggetti trattati con Prp mostravano una ''significativa'' ricrescita dei capelli.
La tecnica, fanno sapere dalla Divisione di Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva dell'Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini), 'si fonda su un principio cardine secondo cui le cellule staminali presenti nel bulbo del capello sono dotate di recettori per i fattori di crescita. I fattori di crescita presenti nelle piastrine sono così in grado di stimolare le staminali dei bulbi piliferi ancora presenti, ma silenti, a produrre il capello. Questa tecnica è efficace in tutti gli stadi della calvizie e la ricrescita dei capelli comincia dopo 1-2 mesi dalla prima seduta e raggiunge il culmine dopo sei mesi.
Magazine Medicina
Hai voglia a dire che fa tanto “virile”, ma la “pelata”, la “voglia di ginocchio” sulla testa non piace proprio a nessuno! E anche se la moda delle “teste rasate” ha preso il sopravvento sui “capelloni” ci sono ancora milioni di uomini che vivono davvero male la caduta dei capelli. E chi non se la sente di ostentare ed esibire in pubblico la propria calvizie con spavalda disinvoltura, ma vive la propria penuria di capelli come un complesso o peggio ancora come una drammatica menomazione, cerca riparo sotto una moquette di capelli posticci, i terribili tupè anni trenta, sotto stravaganti copricapo o magari ricorre addirittura al bisturi del chirurgo plastico per farsi trapiantare laddove non cresce più nulla un po’ di… pelo superfluo! Ma da oggi sembra proprio che la calvizie, vero e proprio incubo dei calvi che non si rassegnano ad una sì grave perdita, abbia le ore contate! La soluzione del problema è stata già ribattezzata come "la cura del vampiro" e consiste nella somministrazione di iniezioni di plasma arricchito di piastrine e derivato dal sangue prelevato agli stessi pazienti, che porterebbe alla ricrescita dei capelli. La conferma arriva da uno studio italo-israeliano pubblicato sul British Journal of Dermatology. Il metodo consiste nel prelevare il sangue del paziente e trattarlo quindi in laboratorio, per derivarne plasma arricchito di piastrine (Prp). Il plasma così ottenuto viene quindi re-iniettato al soggetto direttamente sul cuoio capelluto.
Secondo la International Hair Research Foundatione dell’Universita' di Brescia, la soluzione di plasma Prp stimolerebbe nuove cellule staminali sotto la cute, facilitando la ricrescita dei capelli. Lo studio è stato condotto su 45 volontari affetti da alopecia areata (che colpisce in media il 2% della popolazione, incluse donne e bambini, e contro cui non sono disponibili ad oggi trattamenti curativi o preventivi): divisi in tre gruppi, a ogni volontario è stata iniettata sulla metà del cuoio capelluto la soluzione Prp o, in alternativa, un altro trattamento o una soluzione placebo. Eseguiti tre trattamenti nell'arco di 12 mesi, i ricercatori hanno così potuto osservare che i soggetti trattati con Prp mostravano una ''significativa'' ricrescita dei capelli.
La tecnica, fanno sapere dalla Divisione di Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva dell'Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini), 'si fonda su un principio cardine secondo cui le cellule staminali presenti nel bulbo del capello sono dotate di recettori per i fattori di crescita. I fattori di crescita presenti nelle piastrine sono così in grado di stimolare le staminali dei bulbi piliferi ancora presenti, ma silenti, a produrre il capello. Questa tecnica è efficace in tutti gli stadi della calvizie e la ricrescita dei capelli comincia dopo 1-2 mesi dalla prima seduta e raggiunge il culmine dopo sei mesi.
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Il 27 novembre 2025 da Nicolasit
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