Proprio per la sua digeribilità e per i suoi benefici effetti rinfrescanti, disintossicanti e diuretici, l'uva, opportunamente somministrata, è indicata sia per perdere peso velocemente che come ricostituente.
Cura dell'uva o ampeloterapia - È uno dei fiori all'occhiello della trofoterapia, cioè di quella branca della medicina naturale che, attraverso il consumo di alcuni alimenti e la loro corretta combinazione, intende ripristinare lo stato di salute degli individui. Se si osserva la composizione chimica dell'uva si possono già intuire le preziose proprietà terapeutiche attribuite a questo gustosissimo frutto.
Acqua 78-82%; zuccheri (in netta prevalenza glucosio e fruttosio) 13,5-17,5%; proteine e materiale azotato 0,5-1,9%; e inoltre acidi organici, sali minerali (potassio, ferro, magnesio, calcio, iodio, manganese) e vitamine (A, B1, B2...), tannini (soprattutto nella buccia e nei vinaccioli).
A proposito, c'è da ricordare che il succo d'uva, è detto anche "latte vegetale" per la notevole somiglianza con il latte materno (che contiene: acqua 87%, materie azotate 1,5%, zuccheri 11%).
Le proprietà terapeutiche - Enumerare le svariate proprietà terapeutiche dell'uva può destare delle perplessità e portare semplicisticamente a sentenziare che si tratta dell'ennesima panacea, ma non è così. Le proprietà più interessanti: rimineralizzante, energetica, disintossicante, colagoga (favorisce il deflusso della bile dal fegato all'intestino), diuretica, lassativa, antiartritica, particolarmente indicata in gravidanza. Gli scettici possono averne la prova, sperimentando su se stessi gli effetti benefìci della cura.
Meccanismo di azione - Il metabolismo è la trasformazione dei materiali assimilati e se si svolge in maniera ottimale, grazie a uno stato di "euforia" digestiva (cioè senza incompatibilità chimiche), altrettanto bene scorrono i processi di rigenerazione dei costituenti nutritivi del sangue. L'uva semplifica al massimo le tappe del metabolismo perché contiene zuccheri semplici quali glucosio e fruttosio che non richiedono l'intervento "demolitivo" del fegato e vengono assorbiti facilmente; ma il valore dell'uva non sta tanto nei suoi zuccheri, quanto nella copresenza armonica dei sali minerali, delle vitamine e degli acidi organici che forniscono supporto adeguato per il nuovo materiale energetico di ricambio che l'uva stessa porta con i suoi zuccheri.
Le cure dell'uva - Per la cura dell'uva va bene qualsiasi tipo: bianca, nera, rosata. Si può assumere sia intera che sotto forma di succo, ricordando che è necessario consumarla con tutta la buccia per chi ha problemi di stitichezza. In ogni caso occorre masticare e insalivare accuratamente sia gli acini che il succo perché così, di riflesso, viene attivata la secrezione gastrica e facilitato il processo digestivo. Il succo va bevuto appena preparato altrimenti le vitamine e i principi volatili perdono gran parte delle loro proprietà medicinali. Esiste una cura "minore" di uva che può durare due - tre settimane e che prevede il consumo di altri alimenti (anche se si consiglia di mangiare l'uva a parte). La cura cosiddetta "maggiore" dura 4-6 settimane e prevede il consumo di sola uva, da 1 a 5 kg al giorno.
Le tappe da seguire - Sono diverse da persona a persona: chi già si attiene nella propria alimentazione a criteri trofoterapici può iniziare con un giorno di digiuno e, nel primo giorno successivo, deve consumare uva a distanza di un'ora nella quantità di 100-150 gr per volta. Chi non segue nessun regime dietetico particolare, è opportuno che si accosti gradualmente alla cura "maggiore" iniziando a sorseggiare uno o due bicchieri di succo d'uva al giorno al mattino, per poi "buttarsi" nei giorni (o meglio, settimane) di sola uva. La cura dell'uva è innanzitutto una cura disintossicante e pertanto può scatenare reazioni sgradite (ma non per questo dovrete allarmarvi) tipo mal di testa, un accumulo di gas intestinali, acidità in bocca (segno della presenza di tossine da eliminare), nausea; tutti disturbi che dovrebbero scomparire con la realizzazione del processo di purificazione. Non è una cura per tutti: occorre prepararvisi bene psicologicamente e non forzarsi a proseguirla se l'uva... non va proprio giù. Un'avvertenza che può costituire una controindicazione della cura, se non viene rispettata: per una cura "maggiore" è necessario consumare uva trattata con sistemi biologici e accuratamente lavata.