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La cura e i suoi risultati

Creato il 02 giugno 2013 da Db @dariobonacina

Lo scorso settembre ho scritto di Salvatore Iaconesi, tecnologo orientato all’open source, che aveva pensato (bene) di condividere via Internet, sul suo sito La Cura, la propria cartella clinica per trovare – appunto – una cura per il tumore al cervello che lo aveva colpito, e da cui ora si è liberato. Ne ha parlato lui stesso ieri alla Wired Next Fest in un intervento molto interessante, in cui ha spiegato come sia riuscito in breve tempo a ricevere numerosi contributi (“ogni persona mi ha fornito la sua cura”).

A mio avviso, oltre alle informazioni mediche specifiche, dalle sue parole si possono fissare due concetti fondamentali. Sono due aspetti del vero significato di apertura. Il primo è la collaborazione diretta:

La società sta male se sta male anche solo uno dei suoi rappresentanti e tutti dovrebbero sforzarsi per dare il loro contributo.

Il secondo riguarda l’apertura intesa come condivisione della conoscenza a beneficio della collettività:

Ci sono un sacco di malattie che scomparirebbero se si aprissero cassetti e si rilasciassero brevetti. Chiediamoci se questi modelli sono qualcosa da vendere oppure rappresentano un desiderio di riappropriarsi delle proprie informazioni e non delegarle ad altri.



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